PD Comune Di Parma
Sandro Campanini
Nato nel 1966, sposato, due figli, funzionario pubblico.
Vivo quasi da sempre nel quartiere Lubiana-San Lazzaro, dove ho frequentato le scuole elementari e medie. Dopo gli studi liceali mi sono laureato in Scienze Politiche a Bologna. Sono attivo, fin dagli anni giovanili, nell’associazionismo cattolico – con incarichi a livello locale e nazionale – e in parrocchia; frequento anche altre realtà e iniziative. Ho infatti sempre partecipato alla vita sociale, culturale e politica cittadina. Sono socio fondatore del Partito Democratico e da sempre iscritto al PD, nel circolo Parma Est (Lubiana - San Lazzaro). Mi interesso di storia locale, soprattutto del ‘900, e ho pubblicato diversi saggi e articoli, in particolare sulla figura di Giuseppe Micheli. Donatore di sangue.
Sono stato eletto Vicepresidene Vicario del Consiglio comunale nella seduta del 18 luglio 2017.

Daria Jacopozzi
A quasi 57 anni mi ritrovo ad essere nonna e consigliera comunale. Pensandoci bene un percorso logico. Mi riconosco in quella generazione che ha vissuto la politica sui banchi di scuola, credendo fortemente nei primi organi collegiali ( nei primi Consigli di Istituto al Romagnosi ero rappresentante alla fine degli anni ’70) e nel fatto che se il mondo puà migliorare dipende anche da me. Le mie radici sono nel mondo Scout e in quello dei Movimenti ecumenici ed internazionali, come quello dei Focolari (in sono ancora attiva). Sono tra le ultime persone con una carriera lavorativa ”monotona”: da 34 anni lavoro come docente di Religione Cattolica presso il Liceo Classico Europeo e Scientifico Maria Luigia di Parma, dopo una laurea in Pedagogia (a Parma) e un Magistero in Scienze Religiose (a Milano). Ho un marito, Giovanni Saccani architetto, e tre figli: Francesca, sposata con Alain che prenderà in questi giorni la cittadinanza italiana essendo nato in Congo, Matteo studente di Medicina e Pietro, informatico. La mia vita si è grandemente arricchita grazie ai due nipotini che mi tengono sempre attiva anche fisicamente e mi spronano a creare per loro e per le generazioni future condizioni di vita e di convivenza ricche di dignità e speranze. Il mio lavoro mi ha portato ad una particolare sensibilità per il mondo giovanile, le sue risorse e le sue problematiche, mentre l’impegno sociale ed ecclesiale mi hanno aperto nuovi interessi, come quello relativo alla Economia Civile, una economia che pone al centro la persona con le sue relazioni, il “dono” come categoria antropologica essenziale, umanizzante. Il mio sì alla richiesta di impegno politico nasce da questa consapevolezza della preziosità dell’agire politico inteso come “servizio” e luogo indispensabile in cui le esigenze dei singoli (gruppi o persone) si incontrino alla ricerca del ” bene comune” e dei “beni comuni”. E poiché non si arriva al bene comune con somme o sottrazioni, cioè in modo semplice, ho deciso di collaborare a questa complessità offrendo il mio sguardo, la mia piccola esperienza e soprattutto l’esperienza dei tanti che sento vicini a me, con cui sto lavorando su vari fronti. Non avrei accettato se mi fossi sentita “sola” e isolata. Non parlo solo del partito in cui mi riconosco, ma delle reti di relazioni su cui posso contare, partendo da quelle della mia famiglia.
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