G. Ferrari (PD): "Più trasparenza e consapevolezza. Si passa dal "chi inquina paga" al "non inquiniamo prevenendo"
17 aprile 2012
Pubblicato in: Articoli G. Ferrari
Oggi l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato il progetto di legge "Riforma della legge regionale 18 maggio 1999, n.9, Disciplina della procedura di Valutazione dell'impatto ambientale. La valutazione d'impatto ambientale (Via) ha lo scopo di prevedere e stimare l'impatto ambientale di impianti, opere o interventi, di identificare e valutare le possibili alternative, compresa la non realizzazione degli stessi, di indicare le misure per minimizzare o eliminare gli impatti negativi. Vengono valutati gli effetti diretti ed indiretti di un progetto e delle sue principali alternative sull'uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque di superficie e sotterranee, sull'aria, sul clima, sul paesaggio e sull'interazione fra detti fattori, nonché sui beni materiali e sul patrimonio culturale, sociale ed ambientale. Nel corso del dibattito è intervenuto il consigliere regionale PD Gabriele Ferrari.
"Il primo obiettivo della legge che abbiamo approvato oggi - afferma Gabriele Ferrari - oltre che adeguare la precedente legge regionale 9 del 1999 alle recenti normative statali, alle direttive europee e al codice ambientale, è quello di favorire una semplificazione del procedimento di VIA, utilizzando identici modelli sia nei procedimenti di competenza statale che in quelli di competenza regionale. Prima di autorizzare o approvare una nuova "azione" sarà necessaria una adeguata e puntuale valutazione dell'impatto che queste avranno sull'ambiente."
"La VIA - sottolinea il consigliere PD - viene quindi concepita come uno strumento di informazione al servizio dei decisori, sia pubblici che privati. Da un lato i privati saranno sempre più consapevoli degli interessi ambientali che vanno attentamente valutati nel realizzare un'opera. Dall'altro lato i decisori, adeguatamente informati, potranno disporre di tutti gli elementi utili per valutare gli effetti probabili di un intervento sull'ambiente."
"Siamo di fronte ad un cambio culturale molto importante - dice ancora Ferrari - perché si rafforza il passaggio da "chi inquina paga" al "non inquiniamo prevenendo". Le correzioni e le modifiche alla normativa vigente, dove ad esempio si pone un termine alle proroghe richieste dai privati, hanno un preciso obiettivo: rendere conciliabile e certa la durata dei procedimenti."
"Da sottolineare e rimarcare inoltre - conclude Ferrari - la volontà del progetto di legge di favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, anche attraverso apposite assemblee pubbliche."
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