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Giuseppe Bizzi (PD). Lettera dal Consiglio Comunale di Parma n. 1

2 agosto 2012

Pubblicato in: Gruppo PD Comune PR

Allegati Linee programmatiche di mantato 2012-2017
Programma elettorale M5S

  Lettera dal Consiglio 1

Come mi è capitato di dire spesso nella mia vita: scusate il ritardo. Partiamo ora con le Lettere dal Consiglio comunale, così come mi ero impegnato a fare. Racconterò le sedute del consiglio e i loro dintorni. Tra cronaca e commento, vediamo un po' come vengono. Spero siano occasioni di reciproche informazioni, dialoghi, suggerimenti. Vi scriverò via mail, partendo dagli indirizzi contatti da me o da chi mi aveva sostenuto durante la campagna elettorale: se qualcuno non volesse ricevere queste comunicazioni, mi faccia sapere. Naturalmente segnalatemi anche destinatari che si volessero aggiungere.


Visione e cercasi

Ieri, 26 luglio 2012, quarto consiglio dell'amministrazione Pizzarotti. Piatto forte le linee programmatiche di mandato, presentate dal sindaco con la semplice lettura, poca passione, niente guizzi. Ve le allego, insieme al programma elettorale del Movimento 5 stelle. L'impostazione delle linee non è discorsiva, come in altri documenti analoghi, ma per obiettivi e azioni: in questo hanno voluto marcare una differenza.
Le critiche principali che sono state rivolte dalle opposizioni sono sostanzialmente due. La prima è di fondo: la mancanza di un progetto complessivo di città all'interno del quale collocare le singole proposte. La seconda è di dettaglio: tra le azioni indicate, insieme a diverse condivisibili, ce ne sono alcune già realizzate, altre non realizzabili, altre troppo vaghe per capire che impegno venga preso e quindi controllarne il rispetto.


Più concretezza, please

Paradossalmente è molto più dettagliato e netto nelle intenzioni il programma elettorale che quello di governo. Paradossalmente, ma non troppo: il problema principale del sindaco è trasformare la rivoluzione culturale promessa in rivoluzione amministrativa. Vi faccio solo due esempi perché secondo me rendono bene. Nel programma elettorale c'è l'impegno a eliminare entro sei mesi i cassonetti stradali da tutto il territorio comunale (pagina 10). Nelle linee programmatiche non c'è alcun impegno temporale (pagina 17). Sapete che ha detto il sindaco in Consiglio? Che i sei mesi sono da considerare a partire da quando sarà attiva la raccolta porta a porta in tutta la città...
Altro esempio: il modello ereditato di esternalizzazione dei servizi educativi. Nel programma elettorale si parla di "progressiva chiusura della partecipata Parma 0-6", gestione "senza spesso adeguate garanzie di qualità del servizio" (pagina 48). Una bocciatura chiara che nel programma di mandato diventa un "Avviare accurato processo di verifica delle partecipate Parma Infanzia e Parma 0-6" (pagina 29). Insomma, i 5 stelle ora che sono al governo non sanno più cosa pensare sul tema, nemmeno quello che già pensavano in campagna elettorale.

Omissioni a 5 stelle

Quello delle esternalizzazioni dei servizi è uno dei grandi nodi della città clamorosamente non affrontati dalle linee programmatiche. L'ho sottolineato nel mio intervento, richiamando l'attenzione sulla mancanza di risposte amministrative anche su come uscire dal debito, su come ripensare la mobilità dopo il fallimento del progetto metropolitana, su come assicurare adeguata accoglienza e assistenza agli anziani dopo il fallimento del progetto Wcc. Progetti sbagliati, ma che partivano da una domanda urgente già allora e che diventerà ineludibile nei prossimi cinque anni.
Altro limite forte di queste linee programmatiche è la carenza di approccio culturale innovativo su alcune questioni trasversali. Gli immigrati sono relegati solo nel sociale con il paradigma di portatori di bisogni piuttosto che di risorse, i 30.000 studenti universitari di cui il 70% da fuori città è come se non vivessero a Parma, il territorio fuori città e le altre istituzioni sovracomunali è come se non esistessero fuori dalle mura cittadine, la sussidiarietà non è nell'orizzonte delle azioni programmate, i bisogni che nascono dalla crisi (casa e lavoro prima di tutto) non hanno risposta.
Noi sei consiglieri del gruppo PD e tutti gli altri monogruppi (Pdci, Altra Politica, Pdl, Udc, Civiltà Parmigiana, Parma Unita) siamo tutti intervenuti, così come alcuni rappresentati del gruppo di maggioranza. Alla fine ha preso la parola il sindaco che non ha replicato nel merito, ma ha diviso gli interventi dell'opposizione in due: quelli di chi ha atteggiamento costruttivo e quelli di chi critica pregiudizialmente. "Cercate di minare il nostro rapporto coi cittadini", ha detto, dimostrando dopo due mesi un'insofferenza alle critiche un po' preoccupante.
Le opposizioni hanno votato contro le linee programmatiche, ad eccezione di Parma Unita che si è astenuta.

Quartieri... differenziati

Tra interrogazioni e delibere sono stati tanti altri i temi affrontati. Per non farla troppo lunga, mi soffermo solo su delibera relativa al piano rifiuti per il 2012, o meglio per i mesi che restano. L'amministrazione attuale se l'è trovata già predisposta: prevedeva l'estensione della raccolta condominiale dell'umido (come accade per i contenitori gialli per plastica, vetro e alluminio) anche nel quartiere Lubiana-San Lazzaro (36.000 abitanti). La giunta ha deciso di spostare il progetto sul quartiere Parma centro (6.000 abitanti). L'obiezione che abbiamo fatto: perché fare un passo indietro così forte in termini quantitativi rispetto ai cittadini coinvolti? Risposta dell'assessore Folli: vogliamo cambiare tutto il sistema di raccolta domiciliare e quindi era controproducente introdurre novità in un quartiere così popoloso per poi dovere rispiegare nuove regole. Ma allora perché introdurlo in Parma centro, con tutte le problematiche di questa zona, se comunque bisognerà cambiare anche lì? Questo non l'ho capito. Fatto sta che sulla differenziata l'andamento, con questa variazione, sarà naturalmente più lento. Ricordo che il dato 2011 dice che come Comune siamo al 47,3% e che la legge ci chiede di andare al 65% entro il 2012. Rimarremo lontanissimi: al 50%, dice Folli. Le opposizioni si sono astenute, tranne Parma Unita che ha votato a favore.
Già che c'eravamo, è stato chiesto perché si è sospesa la raccolta domiciliare nel quartiere Cittadella, vanificando anche il difficile percorso di coinvolgimento dei cittadini. Ha risposto per la maggioranza il consigliere Furfaro: perché è stato provato che abitanti del Cittadella, pur di non praticare questa modalità di raccolta, portavano la spazzatura in qualche cassonetto dell'indifferenziato fuori quartiere... E con il nuovo fenomeno della delocalizzazione del rudo, vi saluto.

Giuseppe Bizzi

PS Ho presentato la prima interrogazione (grazie a chi di voi mi ha segnalato il problema) sulle criticità delle graduatorie di accesso alle scuole dell'infanzia e la prima mozione per l'adesione anche del Comune di Parma alla campagna contro l'acquisto di 91 cacciabombardieri F-35 da parte del governo italiano. Le trovate su http://www.giuseppebizzi.it/ (sito agli inizi, ma crescerà...).





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