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Giuseppe Bizzi (PD). Lettera dal Consiglio 5

11 ottobre 2012

Pubblicato in: Gruppo PD Comune PR

E martedì è arrivata in aula la discussione sulla relazione del commissario Ciclosi e la "controrelazione" dell'assessore al bilancio Capelli. Vi allego entrambe, per vostro approfondimento. L'intervento di Capelli l'abbiamo avuto in mano solo alla fine della seduta, sarebbe stato sicuramente più utile prima, perché solo ascoltando non è facile orientarsi tra tanti numeri. Vi rimando alla lettura (il testo è chiaro) e se avete osservazioni saranno molto gradite, così come è stato per le precedenti lettere dal consiglio.


Faccio qualche sottolineatura.



La relazione di Ciclosi ha tre principali aspetti. Un giudizio complessivo sull'amministrazione precedente, la rendicontazione delle attività settore per settore, la situazione economica. Capelli ha tenuto in considerazione solo quest'ultimo aspetto. Delle prime pagine di Ciclosi, quelle che bocciano l'amministrazione Vignali dal punto di vista etico, politico e amministrativo non si è fatto cenno. Le abbiamo riprese negli interventi come gruppo PD. Hanno dovuto riprenderle i consiglieri 5 stelle perché altrimenti, per l'ennesima volta, risultavano in eccesso di sintonia con la giunta precedente, come hanno dimostrato gli interventi degli assessori uscenti ora consiglieri, Buzzi in particolare.

Del resto Capelli è un tecnico. Ma, come dovremmo avere ormai imparato, in amministrazione non esiste scelta tecnica che non esprima anche una politica. Il problema non è suo, ma del sindaco che sta affidando al suo assessore al bilancio la direzione dell'amministrazione. Eccola qua, espressa nella relazione: "L'attuale legislatura si caratterizzerà come una legislatura di risanamento; se saremo abili e fortunati, possiamo sperare che l'ultimo periodo possa consentire di ritornare a comuni canoni di amministrazione". Insomma, altro che "fino a dicembre risaniamo e poi progettiamo", come ripete continuamente il sindaco. Qui andrà bene se si torna semplicemente all'ordinaria amministrazione a fine legislatura. Nel frattempo per la maggioranza c'è qualche principio da tradire e qualche rospo da ingoiare. Vedi Decathlon, variante Stu Pasubio, retromarcia su Parma Zerosei...e altri ne vedremo. Pensare che giusto ieri Beppe Grillo ha dato del "procuratore fallimentare" a Monti...
Veniamo ai numeri, in estrema sintesi. Ciclosi aveva fotografato un debito complessivo (Comune + partecipate) di 1 miliardo e 200mila euro. Capelli dice che "è un mero dato contabile" con attribuzioni di debito sbagliate (ad esempio l'intero debito di Autocisa quando il Comune detiene solo l'0,5 %).
Qual è invece la situazione secondo Capelli? Il debito del Comune di Parma verso le banche è di 165 milioni, quello verso fornitori è di 70 milioni. Il primo grava sulla parte corrente del bilancio e secondo Capelli "non presenta difficoltà di sorta", il secondo è in conto capitale, quindi secondo Capelli di più difficile gestione per il patto di stabilità e l'iscrizione a bilancio di "ricavi  a lento realizzo" che non si sa se e quando arriveranno. Questo il Comune. Le società partecipate complessivamente hanno un debito di 607 milioni. Quindi la somma totale è lontana da quella di Ciclosi, ma non certo rassicurante.
Capelli dice però che bisogna considerare il patrimonio di queste società che è superiore al debito di 112 milioni. Tale e quale il discorso di Vignali, esempio compreso. Per Capelli il Comune, con le sue partecipate, è come una famiglia che ha fatto un mutuo per comprare una casa. E' vero che deve pagare il debito, ma ha sempre il valore dell'immobile. Qui però il punto - per quel che posso capire io di questi temi - è che le società, almeno quelle che abbiamo analizzato fino ad ora in consiglio - non producono utili (l'equivalente dello stipendio nell'esempio della famiglia) e quindi se vogliono estinguere il debito devono vendersi la casa. Ma troveranno chi la compra al prezzo sperato? E dopo dove andranno ad abitare? Con Stu Pasubio hanno fatto così. Hanno ceduto il debito ma anche tutto il capitale costruito e urbanizzato, ammesso che si trovi l'acquirente. E, alla fine, il quartiere tra via Palermo e via Pasubio non sarà riqualificato. E' qui la più grande perdita per la città.
L'altro giorno ho fatto una lunga passeggiata per la città, tra negozi sfitti, cantieri sospesi e aria di declino. Non credo si possa reggere a un mero risanamento senza progettualità. Qui si apre lo spazio per un'opposizione che cominci a impostare una proposta, sostenibile ma coraggiosa, per il futuro della città. Da chi governa per ora non sembra possa venire. Bosi, capogruppo 5 stelle, ha concluso così il dibattito in consiglio, riferendosi in particolare al mio intervento: "Ci chiedete fantasia, innovazione, ci chiedete l'alternativa. Trovatela, se ci riuscite. Perché non c'è alternativa".

Giuseppe Bizzi

11 ottobre 2012


http://www.giuseppebizzi.it/



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gruppo pd comune di parma |  resoconto | 

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