Garbi (PD): “Approvato il progetto di legge per la tutela della fauna ittica”
5 novembre 2012
Pubblicato in: Articoli R. Garbi
È stato approvato oggi dall'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna il progetto di legge "Norme per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell'acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne".«Con questo testo la Regione si è dotata di un quadro normativo che unifica le disposizioni relative alla pesca sportiva, professionale e all'acquacoltura - spiega il consigliere regionale PD, Roberto Garbi, relatore della proposta di legge e componente della Commissione Turismo, cultura, scuola, formazione, lavoro e sport - e le disposizioni relative alle licenze per l'esercizio della pesca nelle acque interne, modificandole per adeguarle alle nuove normative comunitarie, alle mutate esigenze del contesto socio-economico ed ambientale di riferimento e per dare attuazione ai principi di semplificazione e snellimento delle procedure».Sotto il profilo della tutela del patrimonio ittico, tra le novità più rilevanti introdotte dalla normativa il divieto di immissione nelle acque interne di specie ittiche estranee alla fauna autoctona, la previsione che la Giunta adotti specifici atti per il contenimento di specie particolarmente invasive e il divieto di cattura delle rane verdi e lo sfruttamento sostenibile delle anguille.Per quanto riguarda la valorizzazione delle specie ittiche, i punti di maggior interesse riguardano l'istituzione, in zone di particolare rilevanza turistica, di aree di pesca regolamentata affidate in gestione ai Comuni che potranno beneficiare degli importi derivanti dal rilascio di permessi a pagamento.Sul versante della semplificazione, la nuova normativa prevede l'istituzione, a livello territoriale, della "Commissione ittica locale", unificando le attuali Commissioni ittiche di bacino e Commissioni di gestione delle zone ittiche; il superamento della licenza di pesca sportiva e l'individuazione della ricevuta di versamento della tassa di concessione quale titolo abilitativo all'esercizio della pesca sportiva; l'istituzione del Sistema per la gestione informatizzata delle licenze di pesca sportiva e dei tesserini di pesca regolamentata.Di particolare rilevanza il ruolo dato all'associazionismo: la normativa prevede infatti il coinvolgimento diretto dei pescatori sportivi e ricreativi tramite le Associazioni piscatorie presenti in ambito regionale.Costituiscono ulteriori novità l'abbassamento dell'età minima (da 13 a 12 anni) al di sotto della quale non è richiesta la licenza e l'esenzione degli ultra 65enni e dei soggetti portatori di handicap.«L'impianto di legge è nato da un percorso di partecipazione - commenta Garbi - che ha visto il coinvolgimento di associazioni ambientaliste e animaliste e di pescatori. Nella fase di discussioni il testo è stato poi arricchito di emendamenti, che rendono la legge ancora più aderente alla completa risoluzione delle problematiche».La legge «rafforza in senso complessivo l'obiettivo della conservazione e valorizzazione della fauna ittica, soprattutto le specie autoctone, attraverso la salvaguardia degli eco sistemi acquatici e la disciplina della pesca, evidenziando così lo stretto legame tra la fauna ittica e l'ambiente in cui vive e si riproduce - conclude Garbi -. Sono tanti gli emiliano-romagnoli che praticano questo sport, uno dei pochissimi che si può svolgere senza spese folli e all'interno di ambienti naturali. È quindi una grande soddisfazione averla portata a compimento».
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