Dall'Olio (PD) incontra l'Assessore alla partecipazione del Comune di Bruxelles
15 gennaio 2013
Pubblicato in: PD Parma Città
n Italia come a Parma è cresciuta la domanda di partecipazione della cittadinanza alle scelte e alle decisioni delle amministrazioni locali. A Parma questa necessità di partecipazione si è fatta più forte da quando sono stati cancellati i consigli di quartiere. L'attuale amministrazione cittadina ha cercato di far fronte alla richiesta avviando forme di dialogo con la cittadinanza che si risolvono nel dare sfogo alle doglianze in pubbliche assemblee convocate di tanto in tanto. Non è il sistema adatto a creare condivisione reale sulle scelte dell'amministrazione. La partecipazione, per funzionare in una città di quasi 200.000 abitanti deve essere organizzata: richiede una struttura, del personale che ci lavora, delle risorse, un progetto. Approfittando del mio periodo di lavoro alla Commissione Europea, mi sono incontrato con l'Assessore alla Partecipazione e ai contratti di quartiere del Comune di Bruxelles, Ans Persoons. Bruxelles ha una popolazione equiparabile a quella di Parma: 174.000 abitanti. I rapporti con la popolazione sono gestiti attraverso due strumenti: i contratti di quartiere e i forum di quartiere. I contratti di quartiere sono dei programmi pluriennali di riqualificazione urbana, sia in termini di spazi e dotazioni pubbliche (parchi, piazze, piste ciclabili, asili, sale polivalenti), di edilizia sociale e convenzionata e di rivitalizzazione economica. Gli interventi vengono decisi attraverso un reale percorso di partecipazione con i residenti e sono gestiti direttamente dal Comune. Il processo partecipativo dura 9 mesi. Con una prima assemblea pubblica viene istituita una Commissione di Quartiere formata, oltre che dai rappresentanti delle istituzioni, da un minimo di 8 residenti designati dalla stessa assemblea. La Commissione elabora il programma di interventi (a partire da un'inchiesta pubblica) e lo approva. Poi lo presenta all'assemblea. Solo alla fine di questo percorso interviene l'approvazione del Consiglio comunale che dà il via al progetto. La Commissione seguirà anche la fase attuativa. Si capisce già da questa rapida sintesi che non c'è spazio per l'improvvisazione e che è richiesto, per l'intera durata del contratto di quartiere, l'impegno costante di tutti, degli amministratori e delle strutture comunali da un lato, dei cittadini e dei loro delegati dall'altro. Questo notevole investimento nella partecipazione serve però a ridurre e prevenire i conflitti, a evitare le speculazioni, a rispondere alle vere esigenze dei residenti. Fosse stato fatto ai tempi della Città cantiere si sarebbero evitati molti degli sprechi di denaro pubblico e dei problemi che adesso zavorrano la città. Nicola Dall`OlioCapogruppo PD Consiglio comunale di Parma
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