Piano Città. Ennesimo flop a 5 stelle
26 gennaio 2013
Pubblicato in: PD Parma Città
Una "operazione amarcord" che non ha convinto il Ministero delle Infrastrutture, tanto è vero che dei 63 milioni di euro richiesti dal Comune, non un solo centesimo è arrivato alla nostra città.Siamo di fronte ad un nuovo flop a 5 stelle che danneggia pesantemente la nostra comunità, dimostrando come dalle elezioni di maggio ad oggi i mesi siano trascorsi invano, senza che Sindaco e Giunta abbiano investito su progetti strategici e moderni, capaci di ridisegnare il futuro di Parma e di attrarre preziose risorse pubbliche.Un'operazione perfettamente riuscita, invece, non solo ai nostri vicini di Reggio Emilia o ad altre città di grandi dimensioni come Rimini e Bologna, ma anche a realtà come Pieve Emanuele o Foligno, che non hanno, di sicuro, il peso di una metropoli ma si sono meritate complessivamente 14 milioni di euro. Al contrario, i grillini di Parma hanno scelto di abbandonare la strada dell'innovazione per ripiegare su progetti sconfessati perfino dall'ex Sindaco Vignali. Come il Duc B o il Teatro dei Dialetti - questo ultimo un vero e proprio monumento allo spreco di risorse pubbliche - potessero meritare l'attenzione del Piano Città dovrebbero spiegarcelo, senza giri di parole in politichese, Pizzarotti e l'assessore all'Urbanistica Michele Alinovi, dal momento che il Piano ha premiato iniziative dedicate, ad esempio, alla mobilità sostenibile o al recupero/riutilizzo di edifici strategici di pregio. Infine, mai come ora vale la pena ricordare che quando il Comune sbaglia, le conseguenze vengono scaricate sui più deboli: i soldi del Piano Città avrebbero dato un minimo di respiro al settore edile e, quel che più conta, ai lavoratori di questa categoria, oggi pesantemente colpiti dalla recessione. Ai 175 cassaintegrati e ai numerosi licenziati registrati dai dati della Cassa edile il Movimento 5 Stelle non potrà di sicuro andare a sventolare la bandiera del buon governo.
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