“COME USCIRE DALLA CRISI DEL MADE IN PARMA”
12 febbraio 2013
Pubblicato in: Elezioni Politiche 2013
"Anche a Parma lavoriamo meno, lavoriamo peggio e i settori chiave della nostra economia sono in sofferenza. Si tratta di una conferma sia dei dati emersi su scala nazionale che dell'assoluto bisogno di riforme per riaccendere l'economia e dare una speranza ai cittadini".
Patrizia Maestri, candidata del Pd di Parma alla Camera dei Deputati, commenta così i numeri diffusi stamane dall'Osservatorio sul mercato del Lavoro, leggendo "con particolare apprensione le stime sul tasso di disoccupazione (previsto alla cifra record del 6,2% per il 2013) e sulla crisi dell'industria manifatturiera, che lascia sul campo fatturato e occupati: 675 dei 1.634 posti polverizzati nel 2012 vengono da questo settore, culla dell'impiantistica "made in Parma".
"L'analisi dei dati conferma che invece di dedicarsi alle proposte choc, il Paese dovrebbe porsi il problema di come costruire nuova occupazione e di come difendere i lavoratori più a rischio. Non dimentichiamoci che oltre ai 1.634 posti persi nel 2012, ci sono più di 1.500 persone in regime di Cassa integrazione ordinaria, segno di tantissime imprese che sono entrate in sofferenza e che, ad oggi, non sanno come venirne fuori.
Due le misure da attivare urgentemente: sbloccare urgentemente le risorse della Cig in deroga oggi ferme all'inps; reperire le risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali fino al 2020 - continua la Maestri -, misura scansata dal governo uscente".
L'esponente del Pd mette in cima all'agenda del nuovo esecutivo "il rilancio, vitale, dell'industria manifatturiera. L'obiettivo è quello di riportarla al 20% di produzione del Pil, attraverso un mix di azioni ricadenti in un Piano nazionale che guardi al 2020, insieme all'idea di dare liquidità alle imprese, ad un piano investimenti su piccole opere, al sostegno all'economia verde, alla riqualificazione ambientale di edifici pubblici e privati, alla banda larga e alle nuove tecnologie di comunicazione".
Nello specifico, per lo dare sviluppo al comparto industriale occorre:
- Ridurre il costo di accesso all'energia, puntando ad un risparmio di 15 miliardi l'anno
- Ridurre il cuneo fiscale, perché abbiamo i lavoratori meno pagati d'Europa e il costo del lavoro più alto dell'eurozona
- Snellire le procedure burocratiche
- Introdurre un salario minimo per i lavoratori e le lavoratrici escluse dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Guardando oltre l'industria, "si evidenziano le difficoltà del comparto turistico (331 posti persi tra commercio, alberghi e ristoranti) segno che Parma stenta a trovare una vocazione forte in questo settore - ragiona la Maestri -, nonostante eccellenze imminenti come il festival del Bicentenario Verdiano e il patrimonio culinario. Investire sul turismo, invece, significa sostenere il 20% potenziale del Pil italiano". In che modo? "Creando il Dipartimento per lo sviluppo e la
competitività del turismo - continua la candidata Pd - per mettere in equilibrio poteri
nazionali e regionali, con un Fondo nazionale per la micro e
piccola impresa turistica, che ne aumenti la capacità competitiva e promuovendo - conclude la Maestri - più formazione professionale degli operatori".
|
|
 |
|
|
|
Inserisci il tuo indirizzo email nel campo sottostante e clicca il pulsante per procedere con l'iscrizione
|
 |
Ricerca nel sito
|
|
|
