Elezioni politiche 2013. Cos'č successo veramente? Un'analisi per ripartire
15 marzo 2013
Pubblicato in: PD Parma Cittā
Si trattava di una iniziativa aperta alla cittadinanza finalizzata ad approfondire la comprensione degli esiti elettorali. Presenti Carla Mantelli e Diego Rossi rispettivamente responsabile cittadino e provinciale del partito, relatore Gianluca Passarelli docente al Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università La Sapienza di Roma e ricercatore dell'Istituto Cattaneo.Quest'ultimo ha illustrato attraverso efficacissime diapositive la geografia del voto in Italia. E non sono mancate le sorprese che dovrebbero abbattere qualche convinzione non basata sui dati. Innanzitutto nel nostro Paese l'affluenza al voto è molto alta nonostante i il dramma che per molti commentatori costituisce il numero degli astenuti. Basta dare uno sguardo all'Europa e ci accorgiamo che in pochi Paesi la percentuale degli elettori è più alta della nostra.Altro pregiudizio da sfatare è che queste elezioni abbiano visto un "recupero" del PdL. I dati evidenziano con chiarezza che questo partito ha perso il 50% dei voti che aveva ne 2008: un vero e proprio tracollo, altro che recupero!Se il PdL piange il PD non ride perché dal 2008 ha perso il 30% dei voti (25% in Emilia Romagna, 40% in Puglia) pari a un'emorragia di 3 milioni e mezzo di consensi. E' però il partito più votato (a differenza di ciò che qualcuno afferma) perché bisogna contare anche i voti degli italiani all'estero che a volte vengono inspiegabilmente dimenticati.I dati mostrano così che il bipolarismo all'italiana stenta a decollare visto che i due partiti maggiori finora contrapposti non riescono ad aggregare attorno a sé altri gruppi politici. Interessante anche vedere come il PD vada molto meglio nella aree urbane piuttosto che nei piccoli centri e che la sua roccaforte resta attorno alla dorsale appenninica: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche. Il M5S si presenta diffuso in tutto il territorio nazionale ed è il primo partito nel 33% dei Comuni (il PD lo è nel 36%). La Provincia di Parma vede in 23 Comuni il PD come primo partito mentre in 18 Comuni il primo partito è il M5S. Dopo la presentazione del prof. Passarelli sono seguiti molti e appassionati interventi che hanno messo a fuoco gli errori che hanno contraddistinto la campagna elettorale del PD. Primi fra tutti la tiepidezza di alcune proposte e l'inadeguatezza sul piano comunicativo. E' uscita una forte richiesta di proseguire nel cammino del rinnovamento. Uno dei pochi giovani presenti ha proposto la sua originale analisi. Il problema, ha detto, è che Renzi e Bersani non hanno saputo fare campagne tarate sugli obiettivi : Renzi nelle primarie ha parlato agli elettori (mentre avrebbe dovuto convincere il partito) e Bersani in campagna elettorale ha parlato al partito (mentre avrebbe dovuto convincere gli elettori). Nelle conclusioni tratte da Carla Mantelli la consapevolezza che non tutti gli insuccessi del centrosinistra sono imputabili agli errori dei partiti che lo compongono ma certamente un maggiore sforzo di ascolto e di coraggio nella proposta politica (per esempio rispetto ai temi ambientali, ai costi della politica, al rapporto tra finanza economia e politica... ) va realizzato con decisione. Link. http://doppiozero.com/materiali/speciali/dibattito-impegno-delega-e-%E2%80%259Cme-ne-frego%E2%80%9D#.UURb1ou1XZ0.email
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