Documento del Direttivo del Circolo PD Montanara
2 aprile 2013
Pubblicato in: PD Parma Città
Il 25 marzo 2013 si è riunito il consiglio direttivo del circolo PD Montanara. La sintesi della discussione avvenuta è contenuta nel seguente documento da inviare agli organi dirigenti comunali e alla stampa:Il circolo Montanara del Partito Democratico esprime fortissima preoccupazione per lo stato generale del nostro paese dal punto di vista politico, sociale ed economico. Il generoso tentativo di Pierluigi Bersani di dare un governo stabile all'Italia si scontra con enormi difficoltà derivanti dai numeri usciti dalle recenti elezioni politiche, la sciagurata legge elettorale, a suo tempo strumentalmente voluta dal centrodestra, deve essere assolutamente riformulata con una proposta per collegi uninominali con doppio turno alla francese . La situazione sociale è grandemente e gravemente compromessa e il welfare delle famiglie non potrà durare a lungo. Infine la situazione economica vede il lavoro sempre più mancante e il sistema delle imprese vicino al collasso in molti settori. Servono riforme profonde che rendano più efficienti le istituzioni (eliminazione del bicameralismo perfetto, riduzione del numero dei parlamentari etc..), e serve una riforma della pubblica amministrazione che sconfessando il pericoloso sistema dei tagli lineari, proceda alla elaborazione di piani industriali puntuali e settoriali tesi alla riduzione mirata e sostanziale della spesa pubblica improduttiva; l'enorme debito pubblico del nostro paese e l'enorme evasione fiscale (solo 28.000 contribuenti nel 2012 hanno dichiarato redditi "lordi" superiori a 300.000 Euro), rendono impossibile qualsiasi politica economica realmente espansionistica basata sugli investimenti pubblici se non recuperando risorse ingenti con i risparmi. Il nostro paese ha messo in salvo i conti della previdenza, ha una spesa sanitaria fra le più basse d'Europa rispetto al PIL e ha tagliato più di ogni altro paese europeo sulla cultura e sulla ricerca, nonostante ciò abbiamo una spesa per la pubblica amministrazione elevatissima e, in molti settori, inefficiente con servizi assolutamente inadeguati.Il Pd ha compreso come questi problemi fossero alla base della rottura che si è consumata tra cittadini e istituzioni politiche ma non siamo riusciti a farne seguire una azione percepita come chiara direzione di cambiamento. Alla crisi economica si è ora aggiunta la crisi politica. E così oggi l'Italia è bloccata. In queste condizioni c'è una sola cosa da fare: prenderne atto e dichiarare che la crisi del sistema è esplosa, che si deve, prima di ogni altra cosa, metter mano alle riforme istituzionali e della pubblica amministrazione necessarie per contenerla e per avviarne il superamento.Il Pd, rispetto al 2008, ha perso 3,5 milioni di voti, e con essi se ne è andato parte dello spirito fondativo del Pd stesso, perso nelle lotte intestine dei gruppi dirigenti, che trasmettono al Paese una prospettiva di indeterminatezza programmatica e una non chiara visione unitaria sulle grandi scelte riformatrici. La proposta che il Pd ha presentato agli elettori era solida, strutturata e rispettabile. Per il futuro è solo ripensandosi in un progetto che riconosca la crisi del sistema Italia che si comincia cambiare e a ricostruire qualcosa di convincente. Parma, 27 marzo 2013 Sintesi eseguita da Canali Elio Chierici Alessio Gastaldi Giuliano
TAGS: |
città |
|
|
|
|
|
Inserisci il tuo indirizzo email nel campo sottostante e clicca il pulsante per procedere con l'iscrizione
|
|
Ricerca nel sito
|
|
|