Maltempo, l'on. Maestri incalza Monti. “Finanzi subito i 63 milioni dello stato d'emergenza”
7 aprile 2013
Pubblicato in: Articolo P. Maestri
"Ho scritto un'interrogazione urgente rivolta al presidente del Consiglio Mario Monti, per sapere se il Governo intende riconoscere e dare il via libera immediato al finanziamento di 63 milioni dello stato d'emergenza richiesto dalla Regione Emilia-Romagna, per i danni arrecati dal maltempo.
Lo annuncia Patrizia Maestri, deputata del Pd di Parma, all'indomani del provvedimento firmato dal presidente Vasco Errani, che riveste un interesse vitale anche per il parmense, messo in ginocchio dalle precipitazioni degli ultimi giorni che hanno grava in particolar modo sul nostro Appennino.
"Mentre le Amministrazioni comunali e la Provincia corrono ai ripari, impossibile non essere preoccupati per le previsioni meteo, che annunciano situazioni difficili per gran parte del mese in corso - spiega la Maestri -. Il nostro territorio è in ginocchio. Situazione che in alcune zone ha esasperato la condizione già critica della provincia: ricordo che abbiamo il più alto indice di franosità di tutta la Regione, il secondo a livello nazionale.
Quel che più amareggia come cittadina, prima ancora che come parlamentare, è constatare che gran parte dei movimenti franosi registrati in questi giorni - da Signatico a Boschetto - sono fenomeni previsti, sui quali agendo per tempo, si sarebbero evitate le situazioni più pericolose di questi giorni, con spese enormemente più contenute rispetto a quello che sarà l'importo della ricostruzione e/o del ripristino".
La deputata Pd richiama cosa è successo a Parma 3 anni fa: "Il servizio Difesa del Suolo della nostra Provincia si mise a capo di uno straordinario progetto di censimento delle criticità, coinvolgendo Comuni, Consorzio di Bonifica, Servizi tecnici di Bacino, Aipo. Vennero individuati tutti gli interventi grazie ai quali il parmense si sarebbe potuto mettere in sicurezza con cantieri rapidissimi e una spesa non elevata: 302.472.784 milioni di euro".
Nello studio recapitato al Ministro Prestigiacomo si tracciavano quasi 18mila frane solo sul territorio montano, interessanti 31 Comuni e delle quali 11.000 erano attive su una superficie di 170 kmq. "Una minaccia anche per la pianura - osserva la Maestri - dove, in conseguenza della ridotta inerzia dei bacini idrografici montani, si manifestano frequentemente onde di piena".
Nella mia interrogazione, ho chiesto a Monti di essere più vicino ai bisogni dei cittadini e delle Istituzioni di quanto non lo fosse stato il Governo Berlusconi: nonostante le sollecitazioni, il ministero dell'Ambiente non rispose mai alla nostra Provincia".
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