Maestri (PD): "“Ho votato Epifani segretario. Basta col Pd balcanizzato”
11 maggio 2013
Pubblicato in: Articolo P. Maestri
Ho votato Guglielmo Epifani come segretario e reggente del Pd, con convinzione. Perché Epifani ha raccolto larghissime intese, rappresentando il segnale più forte per uscire più uniti dalla balcanizzazione del Pd e con esso del centrosinistra. Il discorso di Guglielmo è stato sincero: ha chiesto al Pd di scegliere la strada del governo, recuperando tutti coloro che si sentono storditi dalla coabitazione con Berlusconi e il Pdl o che, semplicemente, pensano di costruirci sopra carriere personali da antagonisti e antagoniste in miniatura. L'appoggio del Pd all'Esecutivo di Enrico Letta non serve ai dirigenti per collezionare rendite, ma servirà ai cittadini se riusciremo a realizzare gli obiettivi principali che ci siamo dati: trovare le risorse per le emergenze sociali rappresentate dagli esodati e da chi rischia a breve di non ricevere più il sostegno della cassa integrazione. Rilanciare l'occupazione per i giovani e per quel milione di famiglie senza fonti di reddito. Ridurre il carico fiscale che uccide le aziende e l'economia. Queste sono le cose che normalmente dovrebbe fare un partito riformista e che, di sicuro, un centrodestra solo al governo non si sognerebbe mai di affrontare. Le parole di Epifani sono state anche coraggiose, perché ci vuole coraggio per fare il segretario nei mesi più cruciali nella vita del Pd, senza chiedere alcun paracadute e sapendo che non basterà certo l'Assemblea di oggi per cancellare i personalismi che ci hanno messo in ginocchio. Epifani giocherà il tutto per tutto, poi a ottobre sarà congresso e altri si misureranno. Una generosità che d'ora in poi dovremmo, tutti, prendere a modello.
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