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Conferenza stampa del Gruppo PD sul primo anno di Amministrazione 5 Stelle

24 maggio 2013

Pubblicato in: PD Parma Città

"Parma amministrata dai 5 Stelle? Una città che è rimasta indietro, prossima alla paralisi. E se il sindaco non è d'accordo si faccia un confronto pubblico sul bilancio. I cittadini apprezzerebbero l'iniziativa". Nicola Dall'Olio, capogruppo Pd in consiglio comunale, ha tirato le somme su un anno di attività della giunta Pizzarotti e ha lanciato la sua sfida nel corso di una conferenza stampa in municipio alla quale hanno partecipato i consiglieri Massimo Iotti, Giuseppe Bizzi, Maurizio Vescovi, Pierpaolo Scarpino e Alessandro Volta.

"Siamo delusi - ha spiegato Dall'Olio - perché il Comune non ha un piano di rilancio della città. Su 870 delibere approvate, 301 riguardano i patrocini non onerosi concessi dal Comune a iniziative private. Praticamente significa non aver fatto niente. Comunque troppo poco per una città che ha bisogno di essere rilanciata. Va dato atto all'assessore Capelli di essere riuscito a non far affondare la barca, ma chi aveva il compito di fare da contrappeso politico alle scelte di bilancio non ha svolto il suo ruolo. Prova ne sia che il Comune ha aumentato al massimo le tariffe a carico dei cittadini e ha disposto accantonamenti eccessivi per far fronte ai debiti della passata amministrazione, ma ha ridotto la sua azione propositiva a una serie di interventi improntati a sobrietà, come la vendita delle auto blu e la riduzione degli stipendi, che per quanto opportuni non rappresentano certo un tentativo di far ripartire la città. La crisi, insomma, non è passata". Dall'Olio ha spiegato che la giunta Pizzarotti "ha evidenti difficoltà ad entrare in relazione con le realtà cittadine" e che, proprio in ragione di questa difficoltà, "non riesce a compiere quelle scelte che aveva fatto proprie in campagna elettorale". Morale: "l'inesperienza degli amministratori M5S finora è stata un costo per Parma - ha continuato Dall'Olio. Lo dimostrano alcuni interventi come la scelta del Comune di cancellare il quoziente Parma, di uscire dal Collegio Europeo e di gettare a mare il Parma Poesia Festival. Anche in tema di partecipazione non si è fatto nulla. Certo c'è la diretta streaming dei consigli comunali, ma il rapporto tra amministrazione e cittadini è rimasto lo stesso: il sito del Comune, ad esempio, non risponde ai requisiti di trasparenza che i 5 stelle hanno sempre detto di perseguire".

Massimo Iotti è intervenuto con un approfondimento sui temi di bilancio. "L'azione dell'amministrazione ha portato certo a una riduzione del debito - ha detto Iotti - ma resta fosca la situazione delle partecipate del Comune. Voglio ricordare che anche l'assessore Broglia sosteneva di avere dei bilanci a posto, ma solo perché non esisteva allora, come non esiste oggi, un bilancio consolidato che tenga conto delle partecipate. Grazie al decreto paga-debiti approvato dal governo Monti, contestato a Roma dai deputati e senatori del M5S, a Parma arriverà una linea di credito di 38 milioni di euro che l'amministrazione grillina si è ben guardata dal criticare. Resta il fatto che questi soldi non potranno essere utilizzati per finanziare nuove iniziative del Comune. Serve un piano anticrisi e credo sia grave che il Comune non abbia aderito alle iniziative della Provincia in tal senso".

Maurizio Vescovi ha puntato il dito sulle politiche culturali della giunta Pizzarotti. "Il presidente della commissione cultura, Mauro Nuzzo, ha litigato con l'assessore Ferraris accusandola persino di mentire. Questo è il tenore dei rapporti tra esponenti di una stessa maggioranza. La cultura - ha spiegato Vescovi - non è soltanto produrre spettacoli, ma avvicinare la comunità e stimolare la sua partecipazione attiva. Dire che la disponibilità dei fondi è scarsa ha solo la funzione di far passare più agevolmente le non scelte di questa amministrazione. A che punto siamo ad esempio con l'Istituto di Studi Verdiani? E ancora: a che punto siamo con la digitalizzazione degli Archivi per la quale esisteva un finanziamento di 400mila euro? Ecco, questo modo di fare non produce nulla: il Palazzo del Governatore non ha ancora una destinazione, l'Ospedale Vecchio, scampato alla speculazione edilizia, è ancora in stato di abbandono, e nulla si è fatto per recuperare la straordinaria struttura del vecchio carcere di san Francesco".

"Finora il sindaco Pizzarotti ha fatto passerella sulle televisioni nazionali ma i traguardi raggiunti sono pochi o nulli - ha detto il consigliere Pierpaolo Scarpino. Il welfare è stato ridotto di 3 milioni di euro. Sono stati tagliati 1,2 milioni all'assistenza domiciliare. 200mila euro ai disabili, 100mila alle borse lavoro. Non c'è stata la necessaria dose di coraggio per avviare un'azione incisiva".

Per il consigliere Beppe Bizzi sono tre i nodi che l'amministrazione-Pizzarotti non ha sciolto. "La mancata chiusura dell'inceneritore è una sconfitta culturale e politica del movimento, che pure ha tra i suoi rappresentanti alcuni attivisti del comitato no-termo. L'assoluta inefficacia delle politiche culturali è testimoniata dal contrasto tra Nuzzo e l'assessore Ferraris. I dividendi Iren dirottati sui servizi educativi sono la toppa a un buco creato da questa amministrazione e non ereditato dalla precedente. È stato un errore inoltre la sospensione del quoziente Parma che dimostrava attenzione nei confronti delle famiglie parmigiane".

Alessandro Volta si è detto deluso soprattutto dal comportamento che la maggioranza M5S ha tenuto in consiglio. "Una maggioranza compatta - ha detto il consigliere Volta - sempre presente ma drammaticamente permalosa e passiva. I consiglieri grillini non propongono mai nulla, ma si limitano a votare quanto proposto dalla giunta. Lo dimostrano la questione dell'antenna al Cinghio sud e le politiche sugli stranieri a Parma, che oggi sono completamente abbandonati a se stessi".



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