Tante preoccupazioni per i comuni dopo la decisione del governo di fare slittare il versamento dell'Imu sulla prima casa previsto per il prossimo 16 giugno, con il presidente facente funzioni Alessandro Cattaneo che dichiara tutti i suoi timori, sostenendo si tratti "di una materia su cui e' necessario procedere con la massima avvertenza, in considerazione che ogni intervento sull'Imu comporta immediati problemi di liquidità per le casse dei Comuni', per cui è necessaria una immediata e integrale compensazione con pari risorse. Un problema sentito anche nel nostro territorio, dove la giunta di Trecasali, guidata dal sindaco Nicola Bernardi, ha approvato lo scorso 3 maggio un durissimo documento nel quale si chiedono, tra l'altro, "risposte certe, complete ed immediate e soprattutto discusse con tutti gli enti interessati". Infine, preoccupazioni per il taglio dell'Imu sono state esplicitate dall'assessore al Bilancio del Comune di Parma Gino Capelli, secondo il quale le entrate per il municipio legate a questa imposta ammontano attualmente a 84 milioni di euro, di cui 20 milioni dalla "prima casa".
Timori raccolti dal senatore del Partito Democratico Giorgio Pagliari, che ha presentato una interrogazione al ministro degli Affari Regionali Graziando Del Rio e al Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. "La decisione del governo di far slittare il versamento dell'IMU sulla prima casa previsto per il prossimo 16 giugno ha messo in allarme gli Enti locali per le ripercussioni sui loro bilanci e sulla concreta erogazione dei servizi - afferma nel documento Pagliari - È notorio, infatti, che questi ultimi utilizzano i proventi della predetta imposta per il finanziamento dei servizi pubblici essenziali, quali mense, trasporti, pubblica illuminazione, sostegno alla disabilità. Ciò che più preoccupa i Comuni è che non appaia certa l'individuazione, da parte del Governo, di come sostituire il gettito d'imposta previsto, soprattutto in previsione di una cancellazione/rimodulazione della tassazione complessiva"
Per questo, Pagliari chiede di sapere "se siano state individuate delle misure alternative di finanziamento per consentire ai Comuni, pur in difetto dei proventi IMU, di non cessare o tagliare l'erogazione dei servizi essenziali per le Persone e la comunità".