Decidere secondo diritto e secondo coscienza, rifiutando ogni intromissione esterna. Questa la "promessa" del Senatore Giorgio Pagliari, membro della Giunta per le Elezioni del Senato. Una ferma volontà di voler giudicare solo dopo un attento esame delle carte e solo sulla base di queste, esteso anche alla questione dell'eleggibilità o meno di Silvio Berlusconi. Una autonomia di giudizio che ora il Senatore difende, in particolare dopo le ultime dichiarazioni dell'esponente PdL Maurizio Gasparri. "Si tratta di parole che suonano come offensive per le istituzioni e i componenti della Giunta per le Elezioni - afferma Pagliari - hanno il sapore di una minaccia o di un ricatto, e forse sono consone alla formazione politica giovanile di gasparri, ma sono impronunciabili da un membro del Parlamento. La serenità e obiettività di giudizio sono un dovere della Giunte per le Elezioni, ma non è meno doveroso il rispetto del lavoro che svolge e della sua autonomia. Torna invece, purtroppo, la visione relativistica delle regole e la pretesa che queste valgano solo per gli altri. Farsi condizionare da queste dichiarazioni sarebbe da irresponsabili, ma non lo sarebbe meno evitare di denunciarle con fermezza. Il ritorno alle regole per tutti è infatti una condizione irrinunciabile per questa stagione politica".