Il pacchetto crescita fa bene alle Pmi di Parma. Ora Letta non si fermi: l'Iva non si tocca, giù l'Irpef
16 giugno 2013
Pubblicato in: Articolo P. Maestri
"Nelle ore in cui il Governo sta affrontando il Decreto "Del Fare", ho potuto raccogliere dal mondo delle Pmi e dei Sindaci due valutazioni importanti: da un lato l'Esecutivo che il Pd sostiene esprimendo il Premier costruendo misure utili per la crescita, dall'altro, però, per mettere le ali a questi strumenti bisogna arrivare alla riduzione delle tasse, cominciando col blocco dell'aumento Iva". Dopo l'Assemblea elettiva della Cna di Parma di stamane, la deputata parmigiana Patrizia Maestri commenta così le misure anticrisi introdotte dal Consiglio dei Ministri, soffermandosi su alcuni dei punti strutturali del Decreto. Misure per imprese e lavoratori "Misure come l'impignorabilità della prima casa, i 500 milioni che ridurranno il costo delle bollette elettriche. Ancora: 50 miliardi per l'accesso al credito e 5 miliardi da Cassa depositi e Prestiti, per finanziamenti a tasso dimezzato rispetto a quelli di mercato per chi modernizza l'azienda, sono azioni che fanno bene alle imprese e - aggiunge la Maestri - che possono consolidare i posti di lavoro esistenti e crearne nuovi, favorendo i cittadini-lavoratori".
Appello alle Istituzioni: "Ci sono i soldi per Pontremolese, diamo battaglia per Parma" Al momento, nel decreto sono previsti 1,3 miliardi per opere ferroviarie immediatamente cantierabili. Il raddoppio della ferrovia Pontremolese - vitale per lo spostamento a basso impatto ambientale delle merci, lungo il corridoio del Brennero, via Parma - ha tali requisiti e, per questo, la deputata parmigiana annuncia che "deve continuare la mia battaglia e quella di tutto il territorio e delle sue Istituzioni per la rassegnazione dei 234,6 milioni sottratti dal Cipe, nel 2012, senza nessuna consultazione ".
Ridurre le tasse E' evidente che il Governo prova a canalizzare verso la crescita le poche risorse disponibili nel Paese. "Operazione che, per funzionare, deve appoggiarsi sulla gamba della riduzione della pressione fiscale - rileva la Maestri -, ivi compreso il costo del lavoro (cuneo fiscale e Irpef). Abbiamo perso fin troppo tempo con lo spot dell'Imu rinunciando ad una sua abolizione progressiva, destinandogli risorse che dovevano servire per il blocco del caro Iva. Morale: se l'Iva non verrà congelata, l'aumento lo pagheremo tutti, con effetti catastrofici sui consumi. Attenzione, perché il tema delle tasse non è solo una priorità delle imprese, ma anche un'esigenza dei Comuni, alle prese con balzelli vecchi e nuovi e con la costante incertezza normativa che ne impedisce anche le minime politiche per welfare e sviluppo".
I dubbi su sicurezza e subappalti "Con la stessa chiarezza vanno evidenziati gli aspetti meno convincenti della bozza di decreto - chiosa la Maestri -, inerenti le norme sulla sicurezza sul lavoro e sulla gestione dei subappalti, che così come formulate rischiano di produrre, più che velocità delle procedure, storture poco rassicuranti".
TAGS: |
parlamentari pd di parma |
|
|
|
|
|
Inserisci il tuo indirizzo email nel campo sottostante e clicca il pulsante per procedere con l'iscrizione
|
|
Ricerca nel sito
|
|
|