ASP. Il consigliere Scarpino (PD) interviene sulla mancata vendita del Romanini-Stuard e sul trasferimento degli ospitati
20 dicembre 2013
Entro la fine dell'anno l'Amministrazione Comunale, in ottemperanza allo scriteriato piano strategico ASP 2013-2016, provvederà al trasferimento degli anziani ospitati nel Romanini. Il tutto nonostante le perplessità e le preoccupazioni, rappresentate in più occasioni all'assessore al welfare da parte dei familiari, associazioni dei familiari, da semplici cittadini e dal gruppo PD in Consiglio Comunale.
Il piano strategico, passato in consiglio con i soli voti della maggioranza, aveva come principale obiettivo la vendita del complesso Romanini- Stuard, con lo scopo di ripianare le perdite degli esercizi pregressi dell'Azienda dei Servizi alla Persona (più di 4 milioni di €) e la costruzione di due nuove strutture per un totale di 125 posti: una a Villa Parma (75 ospiti) che sostituirebbe Le Tamerici, da abbattere; e un'altra da 50 posti, su area di proprietà comunale, in via Guarini. Nelle nuove costruzioni, infine, sarebbero dovuti rientrare (nel 2016) i 18 ospiti del Romanini dopo il trasferimento temporaneo presso le strutture di altri gestori privati.
Come era prevedibile, a fine novembre anche la seconda asta per la vendita del Romanini è andata deserta e di conseguenza il bilancio di ASP nel 2013 non incamererà i 4,6 mln della plusvalenza stimata sui valori immobiliari. Ciò nonostante il piano di trasferimento va avanti, gli ospiti del Romanini sono in fase di trasloco e quelli delle Tamerici continueranno a abitare in una struttura vecchia e ormai inadeguata.
L'Amministrazione Comunale con l'approvazione del piano strategico ha decretato quindi la fine del Romanini, senza considerare alternative praticabili e soprattutto senza preoccuparsi in modo adeguato del destino dei 18 anziani ospitati e delle richieste dei loro familiari. L'Assessore non ha tenuto in considerazione che gli anziani durante tutti questi anni di permanenza presso il Romanini hanno stretto amicizie non solo tra di loro, ma anche con il personale sanitario, con quello assistenziale, con l'animatrice, con gli altri familiari degli ospiti. Non ha pensato l'assessore, che il venire meno di questo contesto potrebbe avere conseguenze pesanti sulle loro condizioni psichiche, generare in loro disorientamento e gravi disagi ambientali.
E' utile ricordare che le persone ricoverate al Romanini sono anziani malati cronici che hanno gravi patologie e che necessitano di cure e sorveglianza sanitaria continua, di conseguenza non possono essere spostati come pacchi in nuovi contesti e strutture non adeguatamente attrezzate, per di più collocate fuori città.
Alla luce dei fatti si ha la netta impressione che l'intenzione dell'Amministrazione, con la scelta praticata, vada verso la rinunzia definitiva dei 18 posti accreditati di RSA Romanini. Se così fosse, bisogna rivedere il piano strategico di ASP, poiché il piano prevedeva alienazioni immobiliari e non dismissioni dei servizi alla persona che sono storici e fondamentali per ASP. E dopo due gare andate deserte lo stesso piano di alienazione va ripensato. Qui la priorità è il risanamento strutturale dell'azienda, mantenendo e se possibile allargando i servizi alla persona puntando ad inglobare il bacino di utenza dell'ASP di Colorno e a valorizzare il patrimonio immobiliare, piuttosto che a svenderlo per coprire buchi di spesa corrente senza poi sapere dove mettere gli anziani ospitati.
Pierpaolo Scarpino, Consigliere Comunale Gruppo PD
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