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Lettera aperta agli iscritti del PD. Di Alessandro Volta (PD)

24 febbraio 2014

Pubblicato in: Articoli PD Parma

In questi giorni registro preoccupanti divisioni interne al PD, sia ai livelli ‘alti' parlamentari sia a quelli a me più vicini del piccolo circolo di quartiere.
Quando parlo di ‘divisioni' non mi riferisco al semplice e sano esercizio di critica e di analisi (questa è una grande ricchezza del nostro partito, misconosciuta o sottovalutata all'esterno); mi riferisco a quella forma di obiezione, che rasenta l'avversione, messa in atto da alcuni iscritti nei confronti di un governo diretto dal nostro segretario e costituito per 2/3 da esponenti del nostro partito.


  L'impressione è che qualcuno tra noi non riconosca Renzi come proprio segretario, nonostante abbia vinto regolari primarie sia interne che esterne.
Come renziano della prima ora a fine 2012 mi impegnai per una sua vittoria contro Bersani, ma poi sostenni il candidato premier e sperai fortemente in suo successo per un governo nel marzo dell'anno scorso.


 La congiuntura di allora fu malvagia con Bersani (e con Prodi presidente….), ma oggi si sta aprendo un nuovo capitolo che dovrebbe vederci tutti animati da ‘realistica speranza'.
Sono proprio queste divisioni interne ad averci portato a decenni di sconfitte e di frustrazioni, e noi di Parma siamo esemplari testimoni di questo incredibile autolesionismo… Mi sono definito renziano (perché oggi l'Italia ha bisogno di Renzi e del suo stile), ma mi sento anche civatiano (perché ho sempre letto e condiviso le sue idee) e mi sento anche lettiano (per le sue radici uliviste che sono anche le mie).


 Ho molto apprezzato il lavoro di molti sindaci del PD che in questi ultimi anni hanno dimostrato di possedere una marcia in più, con una visione di principi saldamente ancorata alla quotidianità dei problemi delle persone: e anche per questo ritengo che un governo Renzi-Delrio (quest'ultimo reduce dell'esperienza nell'ANCI) vada considerato un'anomalia positiva.

Le critiche e le valutazioni sulla scelta dei ministri mi sembra un altro di quegli sport da bar tutto italiano.
Purtroppo questo è un governo di ‘larghe intese', non è il governo del PD perché non siamo riusciti a convincere un numero sufficiente di italiani; a mio avviso non siamo stati credibili proprio a causa delle nostre divisioni e contraddizioni interne (e molti, troppi, nostri elettori ci hanno abbandonato per il M5S).
Poi anch'io non avrei sostituito Emma Bonino: me ne ricorderò quando toccherà a me l'incarico di fare il governo….

Fra tre mesi ci saranno le elezioni europee.
In Italia siamo l'unico partito veramente europeista, spetta a noi il compito di spiegare cosa significa un' Europa non solo economica, ma anche culturale e dei diritti, un'Europa casa comune senza nazioni con posizioni dominanti.
Abbiamo anche la responsabilità di spiegare cosa significa un'eventuale uscita dall'euro; Beppe Grillo è già pronto per portare in tournée uno spettacolo-comizio antieuropeista, e altre forze politiche (non solo nazionali) aggiungeranno populismo e demagogia a un tema difficile e complesso.

 Personalmente nutro molte preoccupazioni per la tornata elettorale che ci aspetta.
Vedo il partito molto distratto dalle questioni interne (perdiamo il pelo ma non il vizio), ma se proseguiamo sulla strada delle solite inutili correnti, criticando il nostro governo come se fossimo all'opposizione, rischiamo soltanto di preparare
il terreno alla prossima sconfitta.


Alessandro Volta, consigliere comunale PD





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Commenti: 2
Remiamo dalla stessa parte
Tutti noi abbiamo visto la nascita di questo nuovo governo con sorpresa, stupore ed anche perplessità per come è stato congedato Enrico Letta (figura dignitosa che ha svolto onestamente il suo incarico e che avrebbe meritato maggior rispetto).
Renzi ha sconvolto gli equilibri e annuncia di voler aggredire la crisi in modo diverso. Mette in campo risorse che non immaginavamo di avere. Si muove in modo diverso. Potrebbe essere la volta buona!
Ha vinto le primarie. E' il segretario del maggior partito che sostiene il governo. La dialettica interna al partito sia fisiologica. Basta con il settarismo pos-comunista! Remiamo tutti dalla stessa parte!!!!!

Scritto da Luigi Pastore in data 3 marzo 2014 alle 10:28
Sostenere il governo Renzi con fiducia e ottimismo
Sono totalmente d'accordo con Alessandro e anch'io vorrei che dagli iscritti ai circoli, ma anche dai dirigenti provinciali e dai parlamentari venisse superata la sindrome della sconfitta congressuale, si cominciasse a sostenere il governo Renzi, che rappresenta tutto il PD con obiettivi essenziali per l'Italia,. Vorrei che si cominciasse a guardare a Renzi con fiducia comprendendo il suo stile improntato al coraggio, alla trasparenza e alla determinazione anche per quanto riguarda il PD che ora è al centro della politica e dell'attenzione di tutti. Ed è importante che come avverrà nella segreteria nazionale ed è già anticipato dalle presenze nel governo, vi sia anche a Parma una piena integrazione e collaborazione tra tutti i componenti, indipendentemente dai gruppi o cordate di provenienza.
Aspetto dalla segreteria provinciale una grande campagna che coinvolga circoli e cittadini sui temi europei, valoriali ed economici per prepararci alle prossime elezioni.

Scritto da Graziano Vallisneri in data 24 febbraio 2014 alle 12:29







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