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Tegoni Franco (PD Parma Est): "Legge elettorale e revisione costituzionale: i rischi si materializzano"

6 marzo 2014

Pubblicato in: Articoli PD Parma

L’ultima intesa “volante” Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale per tranquillizzare Alfano e il suo gruppo può essere qualificata come una potenziale “sublime porcata”. Potenziale perché diventerebbe attiva solo nel caso di uno scioglimento delle Camere anticipato rispetto alla riforma del Senato. Siccome l’ipotesi non è peregrina perché vi sono gruppi dentro o fuori del governo che  hanno interesse chi ad esercitare “pressioni con minaccia” chi ad andare ad elezioni con la legge attualmente vigente (cioè il proporzionale puro con piccolo sbarramento d’ingresso), è difficile pensare che il Presidente della Repubblica firmi in prima battuta una legge elettorale valida solo per la Camera dei Deputati, in quanto palesemente incostituzionale.
 Infatti, considerato che la Consulta, abrogando talune parti del “porcellum”, ha messo in evidenza l’esigenza di contemperare rappresentanza e governabilità e la necessità che l’elettore sia messo in condizione di decidere sull’elezione dei parlamentari, la legge “Renzi-Berlusconi” applicabile alla sola Camera fa risaltare,  messa a confronto con quella utilizzabile per il Senato, l’abissale distanza dai criteri fissati dalla Consulta. Infatti con la prima si privilegia solamente la governabilità, mentre con la seconda si privilegia la rappresentanza. Ma ciò che è più grave è che l’obiettivo “governabilità” sarebbe certamente frustrato dalla incomparabilità della diversa composizione delle due Camere, cioè maggioranza certa nella prima e maggioranza impossibile nella seconda.
E questi sono problemi  non sottovalutabili. Ma il vero problema politico è che l’intesa “volante” ha evidenziato in tutta la sua forza il potere  in mano a Berlusconi non solo per le eventuali modifiche ulteriori da apportare al disegno di legge ma anche per la sopravvivenza del governo Renzi. L’ok dato a Renzi è stato motivo per propagandare ad opera del sen. Sisto la generosità di Berlusconi che, “avendo a cuore l’Italia prima dei suoi interessi, ha dato il suo sostegno momentaneo al governo Renzi”.  Il continuo affermare da parte di Berlusconi che il 2015 sarà l’anno delle elezioni anticipate ha perso il carattere  propagandistico per assumere il carattere di schieramento delle batterie pronte a sparare non appena il Comandante supremo avrà terminato di scontare la sua pena (..per inciso la cosa sta diventando sempre più ridicola e caratterizzante l’inaffidabilità complessiva del nostro povero paese..).
Non sono in grado di immaginare quale cambio di strategia adottare da parte del PD  di fronte al rischio di mortali sabbie mobili, ma ritengo che la via maestra per elaborare tale strategia sia quella di coinvolgere realmente e senza ritardo tutto il Partito ( circoli, unioni territoriali, gruppi parlamentari) per creare l’indispensabile sostegno ad un’azione di governo che corrisponda alla visione politica del PD in  quanto partecipe di una coalizione politica necessitata dal sistema elettorale vigente per le elezioni del 2013. Se Renzi sentirà questa esigenza e responsabilità ritroverà una forza compatta e consapevole per realizzare gli obiettivi di cambiamento nel Paese che ormai tutti i cittadini di serie B e C, cioè quelli che noi abbiamo scelto essere i portatori di interessi prioritari ed ai quali dobbiamo rendere un servizio di civiltà e di progresso, reclamano con forza.
 Ma anche e soprattutto i circoli PD devono dimostrare la loro capacità di rappresentare il sentire degli iscritti e dei nostri elettori assumendo ogni iniziativa per sottrarre l’azione di governo del PD al ricatto di Forza Italia.
  Franco Tegoni



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