Il progetto di rilancio di Fidenza ha incassato il sostegno del premier Matteo Renzi e la cosa, per noi, ha un’importanza fondamentale. Qui non c’entra la politica, ma la reale possibilità per Fidenza di avere, finalmente, un interlocutore a Roma che funziona.
Sabato scorso, incontrandomi con Matteo Renzi a Torino, sono andato non per chiedere aiuto o strappare promesse ma per proporre soluzioni concrete: ci siamo confrontati sull’importanza di Fidenza per questa provincia, perché siamo il primo comune del parmense e perché insieme a Salsomaggiore e agli altri comuni, anche del piacentino, possiamo dare vita ad un percorso di nuova crescita e collaborazione, lontano da logiche di campanile. Fidenza deve promuovere l’unione delle forze di questo territorio che in termini di abitanti rappresenterebbe una realtà in grado di farsi valere ed ascoltare dal Governo su tutti i temi a partire dalle politiche a supporto del LAVORO, della ripresa economica e della SICUREZZA.
Da parte di Matteo Renzi ho trovato un forte interesse sull’attività di bonifica del sito Fidenza (CIP-Carbochimica) e su una mia idea per il futuro di queste aree, per la quale il premier mi ha garantito un interessamento per chiudere la partita delle risorse mancanti in tempi rapidi. Sulla urgente questione sicurezza, ho spiegato a Matteo Renzi quanto sia necessario per il nostro territorio, che conta oltre 100.000 cittadini, avere più uomini e mezzi.
Inoltre abbiamo discusso di urbanistica, perché Matteo è stato un Sindaco fino all’altro giorno e proprio con lui Firenze ha adottato per prima in Italia una strategia a volumi zero. Esattamente quello che vogliamo fare qua a Fidenza, aprendo una nuova stagione basata sul consumo di suolo a saldo zero. Cosa significa? Vuol dire che punteremo e stimoleremo la riqualificazione e il riuso dell’esistente, portando a casa tre grandi vantaggi: una città più moderna e bella, l’addio alla stagione dell’espansione ingiustificata e del cemento e la riattivazione dell’economia edile e del suo indotto artigiano.
