Imbarazza e preoccupa la mancanza di argomenti e la totale ignoranza delle istituzioni e delle politiche comunitarie dei 5 stelle nostrani, già ampiamente dimostrata dal loro candidato locale, l'ex coordinatore dei giovani leghisti Francesco Rossi. Dopo avere scritto un comunicato il cui unico contenuto era un gioco di parole sul mio cognome (tecnica di screditamento mutuata dal loro capo Beppe Grillo) ora tornano all'attacco con un nuovo comunicato che colpisce per contraddittorietà, strumentalità delle affermazioni, confusione.
Da un lato mi si accusa di essere uomo di apparato, confondendo deliberatamente i ruoli lavorativi con i ruoli di amministratore. L'intento strumentale è chiaro: si vuole fare passare l'idea che chi lavora nella pubblica amministrazione è espressione diretta delle giunte politiche che cambiano e dei partiti. Dall'altro affrontano un tema sensibile per l'ambiente e la nostra agricoltura, come la Direttiva europea sulla gestione dei fertilizzanti azotati (conosciuta come direttiva nitrati), dimostrando di non averne alcuna conoscenza.
Secondo i 5 stelle la direttiva nitrati avrebbe infatti favorito le 'lobbies private' e moltiplicato 'i profitti delle multinazionali dei concimi chimici'. É vero il contrario. La direttiva nitrati, che risale al 1991 e che richiede certamente di essere aggiornata, ha contribuito significativamente alla riduzione dell'impiego di concimi azotati e alla conseguente riduzione dell'inquinamento delle acque di falda che a Parma, in molto pozzi, supera ancora i limiti di legge per l'uso idropotabile (cosa che ai nuovi ambientalisti a 5 stelle evidentemente non interessa).
Ma la cosa paradossale è che mi si accusa di mettere a servizio della mia candidatura alle europee la conoscenza tecnica che ho acquisito in 13 anni di lavoro nella pubblica amministrazione in materia di politiche comunitarie agricole e ambientali. Per i 5 stelle è certo meglio essere e rimanere totalmente ignoranti, non avere alcuna esperienza o conoscenza approfondita, per poter così parlare male di tutto e proporsi senza esitazioni di rivoltare la UE come un calzino. È questo in fondo il vero programma rivoluzionario: portare l'ignoranza al potere. Chi nella storia, purtroppo, ci è riuscito, ha poi prodotto solo danni.
Nicola Dall'Olio