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Difficile capire quale sia lo scopo del Comunicato del Sindaco sulle riforme

1 agosto 2014

Pubblicato in: Articoli PD Parma

Coprire le sue inefficienze e le sue crescenti difficoltà o ragionare davvero di Costituzione ?

C'è piena disponibilità ad un confronto su entrambi i fronti perché l'interesse della città, come abbiamo dimostrato in questi mesi, ci ha sempre portato a collaborare pur nella differenza delle posizioni e in presenza di marcate differenziazioni sulla politica comunale, per esempio dalle partecipate al welfare.

Quanto allo specifico tema delle riforme costituzionali premettiamo che abbiamo piena consapevolezza, in aderenza ai nostri valori e alla Costituzione, che insieme al dovere delle proprie opinioni c'è quello del rispetto delle opinioni altrui. Quello che noi non abbiamo assolutamente visto è, da un lato, il reciproco sul piano della tolleranza (art. 2,3, 21 Cost.) sia sulla vera disponibilità al dialogo sul merito delle riforme. Chi di queste ultime vuole ragionare sa che, ad esempio l'elettività è un punto, ma non è il punto. Il disegno infatti è molto più complesso perchè riguarda la sostituzione dell'attuale sistema bicamerale con un altro che parte dall'assetto della Repubblica (art. 1 Cost.) che è venuto maturando dal 1948 ad oggi: un assetto che non può prescindere dal riconoscimento del ruolo dei Comuni e delle Regioni. Su questa premessa, va letto il nuovo bicameralismo e il Senato rappresentativo delle istituzioni territoriali.
Si vuole negare la necessità di un raccordo tra Stato ed Enti territoriali ? Se no, come si fa a negare che un Senato composto dai rappresentati delle Regioni e dai Sindaci non possa rispondere, a priori, a questa esigenza.

Si può legittimamente pensare che l'elezione diretta sia meglio, ma non si può negare, a livello dogmatico o pregiudiziale che esista un'altra opzione e non si può, sul piano dell'onestà intellettuale, nemmeno negare che la scelta dei Senatori tra i consiglieri regionali e i sindaci non sia una scelta che passa prima dalla selezione del corpo elettorale. Ci fermiamo qui, ribadendo la disponibilità al confronto in ogni sede anche in quella di un consiglio comunale aperto

Giorgio Pagliari

Patrizia Maestri

Giuseppe Romanini



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