La migliori prova della strumentale attenzione alla riforma della costituzione è la caduta nella demagogia, come nel caso del sig. Bosi. Nessuno pretende di avere la verità in tasca, e rispetta le opinioni altrui. Non riusciamo a capire, però, qual è la convinzione che esprime il sig. Bosi, anche come ambasciatore del Sindaco. Noi riteniamo, semplicemente, che nell’Italia di oggi, il Senato delle autonomie abbia senso e significato. L’elezione diretta o quella indiretta - ripetiamo – è un tema, non è il tema. Tutte le consolidate democrazie occidentali hanno modelli con un Senato ad elezione indiretta. Cosa si dovrebbe dire, nel momento in cui si accede a una visione di elezione indiretta? Si può sempre sostenere che si tratta di un parlamento di nominati, ma, chi ha onesta intellettuale, non lo dice, fermo restando l’assoluto rispetto per le opinioni diverse. Di fronte alle riforme costituzionali il diritto dovere è quello del dubbio, perché la certezza non l’ha nessuno; forse così non è per il M5S: non è una novità la difficoltà ad effettuare il precetto costituzionale e il rispetto delle opinioni altri.
Sen. Giorgio Pagliari
On. Patrizia Maestri
On. Giuseppe Romanini