Dall'Olio (PD). "Nel cantiere delal Scuola Europea la ripresa lavori è ancora lontana"
12 agosto 2014
Pubblicato in: Gruppo PD Comune PR
La mancata ultimazione della nuova sede della Scuola Europea è una delle grandi responsabilità dell’amministrazione Pizzarotti. Il cantiere della nuova scuola, che dovrebbe ospitare 900 alunni, è fermo da oltre un anno, pur essendo realizzato per più del 92%. A settembre ci sarà la visita degli ispettori europei e c’è il rischio di perdere l’accreditamento, considerata l’inadeguatezza più volte segnalata dell’attuale struttura scolastica (l’ex Pascoli) e le promesse disattese di finire i lavori della nuova sede prima per l’anno 2012 e poi per il 2013.Pizzarotti ha di recente annunciato che l’Avvocatura di Stato, in risposta ad una specifica richiesta del Comune, non pone il veto all’utilizzo dei fondi di cui dispone l’istituto scolastico per completare i lavori. A suo dire un passo in avanti nella direzione giusta. La realtà è un’altra. Anche ammesso che il Ministero e soprattutto il CdA della scuola dessero l’assenso ad utilizzare questi fondi per un’opera il cui costo a tutt’oggi risulta già interamente coperto, come da contratto a base di gara d’appalto, la situazione non verrebbe comunque sbloccata.Il vero nodo della questione è infatti il rapporto contrattuale con le imprese esecutrici che hanno interrotto i lavori dall’estate 2013. Se non si risolve quel contratto, come più volte abbiamo richiesto, i finanziamenti aggiuntivi, se mai dovessero rendersi disponibili, non potrebbero comunque essere utilizzati per completare i lavori. Ma su questo fronte, Pizzarotti non vuole prendere alcuna decisione. Come se non bastasse il Comune, nell'ambito del riassetto delle partecipate, sta poi smantellando la struttura operativa della STU Authority, la società che ha condotto l’appalto e ha tuttora in carico la realizzazione e il collaudo dell’opera. Tutto questo non lascia certo ben sperare in una rapida ripresa del cantiere. Nel frattempo si avvicina la data del sopralluogo degli ispettori europei ai quali di certo non potrà bastare un parere “non negativo” dell’avvocatura di Stato. Auspichiamo fortemente che l’accreditamento non venga perduto e che il rispetto degli impegni presi a livello europeo possa essere ulteriormente dilazionato nel tempo. Parma non può infatti permettersi di perdere, per l’indecisione e l’incapacità di azione del Comune, una istituzione internazionale come la Scuola Europea a cui è legata la permanenza stessa dell’EFSA e l’attrattività del nostro territorio per le imprese e i lavoratori europei. Se mai questo dovesse accadere, non potranno certo essere invocate eredità del passato, perché la responsabilità a quel punto sarà solo di questa amministrazione.Nicola Dall'Olio Capogruppo PD Consiglio comunale
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