Su invito del Sindaco di Bore Fausto Ralli, la consigliera regionale PD e presidente della Commissione per la Parità
Roberta Mori è intervenuta
ad un incontro
con gli amministratori dell’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, volto a definire opportunità e prospettive delle politiche regionali di sviluppo e di welfare. Presenti tra gli altri il Sindaco di Varsi Luigi Aramini, assessori e consiglieri comunali delle due giunte; il confronto è stato utile per rappresentare le esigenze prioritarie dei territori montani, le novità legislative della Regione e gli impegni futuri, derivanti anche dal riordino istituzionale con il definitivo superamento delle Province e i nuovi assetti di funzioni e servizi ai cittadini.
Evidenziando le difficoltà della montagna parmense, che richiede interventi più incisivi per offrire lavoro e nuova occupazione ai giovani, dunque investimenti produttivi di qualità, migliori collegamenti e copertura tecnologica e tanta prevenzione rispetto ai rischi idrogeologici, gli amministratori locali hanno però anche sottolineato le potenzialità di un territorio di grande valore paesaggistico e culturale per la crescita economica dell’Emilia-Romagna. Bellezze naturali, prodotti tipici e storia locale rappresentano una enorme risorsa turistica ancora da valorizzare, oltre che un volano essenziale per la crescita di modelli di sviluppo compatibili con l’ambiente. La presidente Mori ha descritto le politiche più rilevanti della legislatura conclusasi in anticipo per le improvvise dimissioni del presidente Errani: dai fondi per la sicurezza territoriale a quelli stanziati sui piani di sviluppo rurale, per la formazione e l’occupazione giovanile, per garantire la sanità pubblica e il welfare di comunità. La consigliera PD ha poi presentato, quale esempio di politica avanzata per l’inclusione e lo sviluppo sociale, la recente legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere.
Piena convergenza sulla necessità di una più stretta collaborazione tra Regione e Amministratori della montagna, all’insegna di una visione organica delle politiche territoriali. L’impegno assunto è quello di condividere nel merito – e realizzare nella prossima legislatura regionale - un piano di rilancio del territorio montano, che colmi le distanze e renda paritario il contributo delle comunità locali del nostro Appennino allo sviluppo sociale ed economico dell’intera regione.