Rappresentare tutti i territori, rispettare la parità di genere e riconfermare il lavoro svolto da Gabriele Ferrari. Sono queste le linee guida che hanno portato la direzione provinciale del Partito Democratico a decidere chi entrerà nella lista del Pd per il consiglio regionale. Saranno cinque i candidati proposti dal parmense al voto per il nuovo parlamentino regionale che si terrà il 23 novembre. Uno è, di diritto, il consigliere uscente, due saranno decisi dagli iscritti al Partito in primarie che si terranno il 4 ottobre, gli altri due saranno scelti dall’elenco di chi si è candidato a consigliere, dalla segreteria provinciale. Questo sistema è stato approvato ieri sera in una riunione della direzione provinciale.
“In un territorio come il nostro – spiega Alessandro Cardinali, segretario provinciale – era fondamentale riuscire a far entrare in lista esponenti in rappresentanza di tutti i territori. Inoltre dobbiamo mantenere la parità del genere. Per dare risposta a queste due problematiche era necessario che una parte delle candidature fosse decisa direttamente dalla direzione”. Nessun gioco sottobanco, ci tiene comunque a garantire il segretario: “I due candidati consiglieri che verranno decisi da noi – precisa – dovranno comunque essere all’interno della lista di chi si è candidato, ma in rappresentanza di territori diversi dai vincenti e in rispetto della parità uomo-donna”.
Concretamente entro lunedì 29 tutti gli iscritti potranno candidarsi per entrare in lista raccogliendo da 130 a 150 firme di cittadini di cui almeno 50 possessori di tessera. Sabato 4 ottobre saranno organizzate, dalle 15.30 alla 20, delle riunioni di circolo per il dibattito a cui seguirà il voto con doppia preferenza di genere, un uomo e una donna. A quel punto verrà creata un elenco con i più votati: il primo uomo e la prima donna entreranno direttamente in lista, mentre gli altri due posti saranno selezionati tra chi si è candidato.
“Abbiamo – spiega ancora Cardinali – fatto la scelta di coinvolgere direttamente gli iscritti al partito che non sempre sono ascoltati, riuscendo al tempo stesso a rispettare i territori e la parità di genere”.