I Circoli del PD di Collecchio, Fornovo Taro e Borgo Val di Taro organizzano, per sabato 18 ottobre, un dibattito pubblico per fare il punto della situazione sul progetto di raddoppio della linea ferroviaria Parma-La Spezia. Parteciperanno all’incontro il Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Riccardo Nencini, l’Assessore Regionale alla Mobilità e ai Trasporti, Alfredo Peri, i parlamentari di Parma Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari e la deputata di Massa - Carrara Martina Nardi questi ultimi, nei giorni scorsi, insieme ad altri colleghi emiliani, liguri e toscani, hanno rivolto un appello alle Regioni per proporre la predisposizione di una piattaforma programmatica da sottoporre al Governo per ottenere il rifinanziamento, anche per stralci, del progetto di raddoppio della linea Pontremolese.
“Il potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese è fondamentale favorire lo sviluppo del nostro territorio mettendo a disposizione dei pendolari ma anche delle imprese uno strumento di trasporto economicamente conveniente e sostenibile dal punto di vista ambientale. Tra pochi mesi si completerà l’intervento di raddoppio nella tratta Solignano – Osteriazza e quindi riteniamo necessario sbloccare ora l’iter di progettazione - anche superando alcune problematicità già note - e di reperimento delle risorse per far sì che la cantierizzazione non venga interrotta”.
Hanno dichiarato i segretari dei Circoli PD di Collecchio, Fornovo Taro e Borgo Val di Taro, Elisa Amadasi, Alessandro Savi e Massimo Beccarelli.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la disponibilità del Vice Ministro Nencini, ma anche dei nostri rappresentanti in Regione e in Parlamento, a confrontarsi con noi e con il territorio su questa problematica. Speriamo che dall’incontro del 18 ottobre possa uscire l’impegno, che noi auspichiamo, di dare finalmente priorità al completamento del raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese, come più volte annunciato”.
Chissà se il PD avrà un'altra occasione per affrontare – questa volta in modo responsabile – la questione del collegamento Tirreno-Brennero. All'incontro a Fornovo “Il punto sulla Pontremolese” di sabato 18 ottobre, si è parlato di Cispadana, di aeroporto, di Brennero e di San Gottardo, oltre che della necessità di completare il collegamento su ferro con il Tirreno e del rischio che dopo il raddoppio del tratto Solignano-Fornovo l'opera resti incompleta, in mancanza dei due miliardi richiesti per terminarla.
Ma nessuno dei relatori ha osato toccare il tema della Tibre autostradale, un investimento di 500 milioni di euro per un'opera destinata con certezza a restare incompleta. Capisco l'imbarazzo nel trovarsi a gestire un'operazione che aggrava il consumo di suolo, non compensa in modo adeguato i danni ambientali e implica il raddoppio del pedaggio in otto anni, solo per realizzare dieci degli ottanta chilometri che servirebbero per raggiungere l'A21.
Tuttavia, quando nel 2020 (se tutto va bene) Parma sarà collegata via autostrada con Trecasali via ferrovia con Solignano, dopo avere buttato via tempo e risorse economiche per due opere incomplete, l'incapacità di fare scelte strategiche avrà effetti ancora più drammatici: cercare le risorse per completare la ferrovia o per completare l'autostrada?
A chi oggi propone di scegliere subito solo la ferrovia e di non realizzare un inutile pezzo di autostrada, il PD suole rispondere che è tardi. All'Assessore Peri, che oggi propone di coinvolgere Autocisa nel completamento della ferrovia non vorrei rispondere la stessa cosa. Anzi, è un'ottima proposta, ma quali possibilità avrà di essere accolta, dopo che Autocisa avrà buttato le risorse oggi disponibili in dieci chilometri di un'autostrada che non porta da nessuna parte? Perchè il PD non affronta subito questo problema? L'antipolitica ha bisogno di un altro regalo?
Scritto da Enrico Ottolini in data 20 ottobre 2014 alle 10:12