Pian piano la verità viene a galla! Ed è una verità che conferma l’anomalia della procedura e dei comportamenti, lasciando un’ombra: chi è questa persona o queste persone che hanno accompagnato l’Assessore alla Cultura? Sono in conflitto di interessi?
Il Sindaco può anche tentare di “buttarla in polemica”, ma la questione, come ho detto ieri sera, è molto delicata e lui non sta agendo nell’interesse del Teatro e della Città: politicamente, la parzialità dell’atteggiamento è dimostrata dalla copertura dell’incredibile comportamento dell’Assessore alla Cultura e dalla mancanza di chiarezza su tutta la vicenda.
Il Sindaco pensa che la verità dei fatti sia questione di pochi. Si sbaglia.
La Città sa e lui cerca di coprire ciò che non è copribile. Chiederò un appuntamento al Procuratore della Repubblica per esporgli i fatti, così come da me conosciuti, e per informarlo che mi sono inviato una raccomandata con l’indicazione di quello che moltissimi ritengono sarà il vincitore, come ho già esposto nel comunicato di ieri.
Quanto alla polemica sulla Città, mi consenta il Sindaco di osservare che il suo approccio è molto leguleio, ma proprio perché leguleio e teso a difendere “il cliente”, omette di considerare l’aspetto politico. Dovrei tacere nel momento in cui è evidente, sul piano politico, che, con il suo avvallo, si sta mettendo a rischio il futuro del Teatro Regio? Mi sembra evidente che sarebbe stato il Sindaco a dover evitare che la questione si pasticciasse come è stata pasticciata e che sarebbe il Sindaco che dovrebbe riportare chiarezza e trasparenza, evitando di difendere l’indifendibile e recuperando la piena trasparenza e imparzialità a tutta la vicenda. In questo contesto, eviti il Sindaco di accusare altri di danneggiare la Città!
Da che pulpito viene la predica! Sono io che ho “ammazzato” il sistema teatrale locale? Signor Sindaco, vede come è ridotta questa città? Non si rende conto che proprio questa vicenda e la Sua incapacità di prendere le distanze dall’Assessore, che così improvvidamente ha danneggiato anche Lei, testimoniano ulteriormente la Sua incapacità di assumere i problemi della città e di risolverli, aggiungendo l’aggravante di una perdita evidente di trasparenza ed imparzialità?
Lei in coscienza sa cosa significa di negativo per il Teatro Regio avallare quanto è accaduto e quanto pare che, per la Sua pervicacia, accadrà.
Non può chiedere di essere conniventi!
Un’ultima chiosa. L’accusa di ingerenza (lo invito a una certa prudenza) ha tutte le caratteristiche della “scusa non richiesta, che è accusa manifesta”: chi sta ingerendo? Chi ha fatto delle domande? O chi ha partecipato a lavori ai quali non doveva partecipare?
Giorgio Pagliari