Maggiore trasparenza del negoziato, garanzia delle regole di sicurezza alimentare, esclusione degli OGM e tutela per Dop e Igp. Sono alcune delle linee seguite dall’Italia, nel ruolo di Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, sul TTIP , il Transatlantic trade and investment partnership, accordo di partenariato per il commercio e gli investimenti tra Unione europea e Stati Uniti d'America.
Dopo che la Camera dei Deputati lunedì scorso ha concluso la discussione e votato le mozioni, ieri il ministro Maurizio Martina, in audizione alla Commissione Agricoltura, ha illustrato la posizione del Governo.
“Sono fra coloro che ritengono che l’accordo possa offrire vere opportunità per i prodotti agricoli e agroalimentari italiani e di Parma, fatta salva la salvaguardia della nostra qualità e il fatto che non possiamo subire la concorrenza di prodotti contraffatti. Da questo punto di vista il ministro delle Politiche agricole ha risposto alle preoccupazioni emerse soprattutto sul tema della trasparenza del negoziato, punto ribadito anche dalle mozioni approvate in aula – spiega l’on. Romanini –l’Italia ha chiesto e ottenuto maggiore trasparenza sul mandato, votato all’unanimità dai Paesi della UE, e la Commissione europea si è impegnata a pubblicare una sintesi dell’esito di ogni round negoziale”.
“Oltre a ciò vi sono punti importanti – continua - Le regole Ue in materia di Ogm non rientreranno nei negoziati, le garanzie sulla sicurezza alimentare che ci siamo dati vengono mantenute e si ragiona a partire dalla tutela del sistema delle Dop e Igp. L'obiettivo è riconoscere anche negli Usa la protezione riservata alle denominazioni controllate vigente in Europa. Anche nel corso dell’ultimo incontro a Washington, ha riferito il Ministro, è stato confermato l'impegno per l'adeguata trattazione delle indicazioni geografiche come priorità. Per territori come il nostro, in cui l’agroalimentare continua a essere, nonostante la crisi, uno dei settori cardine dell’economia locale – conclude Romanini – un buon trattato che permetta di aumentare l’export dei nostri prodotti di qualità verso gli Usa può aprire davvero opportunità. IL percorso è ancora lungo e complesso ma credo si possa dire che l’Italia sta facendo la sua parte”.
Secondo i dati diffusi dal Ministro in Commissione, nel corso del 2013 le esportazioni nazionali di prodotti agroalimentari negli USA hanno raggiunto il valore di quasi 2,9 miliardi di euro con un aumento del 5% rispetto al 2012. Le esportazioni nel corso del periodo 2010-2013 sono aumentate del 27% a dimostrazione della crescita di interesse dei consumatori statunitensi per il prodotto italiano. Le importazioni dagli USA in Italia nel corso del 2013 sono ammontate a quasi 749 milioni di euro, in aumento del 32% rispetto al 2012. Il trend delle importazioni nel corso del periodo 2010-2013 è in aumento del 31%. La bilancia commerciale risulta attiva per il commercio nazionale e ammonta a 2.110,944 milioni di euro con una leggera diminuzione pari al -2% rispetto al 2012. Nel periodo 2010-2013 il trend della bilancia commerciale è risultato pari a +26%, evidenziando la costante crescita del commercio con gli USA.