La Bellezza in Costituzione: una proposta di legge per far crescere la consapevolezza sul nostro patrimonio.
27 novembre 2014
Pubblicato in: Articoli G. Romanini
Porta il numero 1204 ed è una proposta di legge costituzionale, che vuole aggiungere nell’art 1, accanto al lavoro come principio fondante e irrinunciabile per la nostra Repubblica, quello della bellezza aggiungendo il seguente comma: “La Repubblica Italiana riconosce la bellezza quale elemento costituitivi dell’identità nazionale, la conserva, la tutela e la promuove in tutte le sue forme materiali e immateriali: storiche, artistiche, culturali, paesaggistiche e naturali”. L’iniziativa, nata dall’on. Serena Pellegrino (Sel), è sostenuta dal deputato di Parma Giuseppe Romanini intervenuto a Roma, nella sala del Cenacolo, alla presentazione insieme a Philippe Daverio, Paolo Sisto presidente della Commissione Affari Costituzionali. “Ho aderito subito alla proposta di legge dell’on. Pellegrino perché è una modifica alla Costituzione che porta un arricchimento e sento questi contenuti molto vicini e necessari in questo momento storico. Si riprende un tema che mi è caro e che avevo già frequentato con proprio con l'aiuto di Philippe Daverio: la bellezza che coniuga la nostra storia con il presente per progettare il futuro. – spiega - E’ un percorso ideale, forse utopico, ma sono convinto che anche gli obiettivi utopici possano essere utili se servono a fare crescere e a diffondere una diversa consapevolezza del patrimonio materiale ed immateriale di cui disponiamo”. La proposta ha raccolto 112 adesioni, fra cui lo stesso ministro del Mibact Dario Franceschini, di esponenti di tutti i gruppi parlamentari, da Sel a Fratelli d'Italia, a eccezione del Movimento 5 Stelle che e' contrario alla modifica dei primi 12 articoli della Costituzione. ''Per superare la crisi e il declino e vincere la sfida della globalizzazione – si osserva nella relazione alla Proposta di Legge – l’Italia può contare sull’unicità del suo territorio, sullo spessore della sua storia, sulla qualità della sua cultura, sulla grandezza delle sue produzioni artistiche. Questo patrimonio, fatto di essenze materiali e immateriali, rende grande e incomparabile il nostro Paese, ne costituisce la reputazione ed è sostanza per il futuro. “La bellezza – conclude Romanini - è peculiarità dell’Italia, un valore intrinseco, e la conservazione e tutela di tutto il nostro patrimonio è un dovere verso le nuove generazioni. Porre il tema in modo così deciso, dentro la nostra bellissima Costituzione è un modo per rispettare questo impegno”.
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