Finisce al Senato e all'attenzione del Ministro dell'Istruzione il “caso” degli esami per l'accesso alle Scuole di Specializzazione in Medicina svoltisi in diversi atenei italiani lo scorso ottobre e sulla cui regolarità molti studenti nutrono, purtroppo, dubbi. Sul tema ha infatti presentato una interrogazione il senatore Pd Giorgio Pagliari. Al cento della vicenda c'è il concorso nazionale svoltosi dal 28 al 31 ottobre 2014 in più di 400 sedi in tutta Italia, attraverso il quale si dovevano scegliere gli aventi diritto all'accesso alla Scuola di specializzazione e alle connesse borse di studio. Gli aspiranti specializzandi avrebbero dovuto superare una prova comune il 28 ottobre, consistente in 70 quesiti di medicina, e nei giorni seguenti una prova composta da 30 quesiti di macroarea (medica, chirurgica e dei servizi clinici) uguali per tutti i candidati oltre ad una prova composta da 10 quesiti di Area Specialistica, differenti per ogni Scuola. I partecipanti hanno però subito evidenziato criticità, tra cui il mancato rispetto delle procedure concorsuali previste nel bando in merito all'assegnazione dei posti a sedere, messo in alcuni casi a verbale, l'allestimento non idoneo delle sedi in cui si è svolta la prova, controlli non uniformi su tutto il territorio nazionale (in alcune sedi è stato possibile introdurre telefoni cellulari) e mancanza di linee guida in merito alla risoluzione di criticità anche banali, come il blackout avvenuto in una delle sedi.
Nel complesso, scrive il senatore Pagliari, si è verificata “l'assenza di garanzia di condizioni paritarie fra tutti i candidati su tutto il territorio nazionale nello svolgimento delle prove, con conseguente possibilità, in alcune aule d'esame, di interazione fra gli stessi”. Come se non bastasse, si evidenzia ancora nella interrogazione, il Miur stesso ha ammesso "un errore nella fase di codifica delle domande durante la fase di importazione" nel database utilizzato per la generazione di alcuni quiz, tanto da decidere di annullare e ripetere le prove falsate. La data fissata era quella del 7 novembre ma, sottolinea Pagliari, “il MIUR comunicava inoltre che il 3 novembre il Ministro Giannini avrebbe firmato apposito decreto. In data 3 novembre 2014, tuttavia, il Ministro Giannini non firmava alcun decreto ed il MIUR ribaltava la propria decisione annunciando, con un secondo comunicato stampa, che le prove per l’accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina del 29 e 31 ottobre non si sarebbero più dovute ripetere, avendo trovato una soluzione in grado di salvare i test”. I quiz erano ritenuti validi, e venivano neutralizzate solo due domande per area. “Tale decisione – conclude il senatore Pd nell'interrogazione - non ha tuttavia salvato la bontà del test, alterando invece la graduatoria in maniera sostanziale”. Ricordando l'art. 97 della Costituzione, contenente il richiamo alla imparzialità dell'amministrazione, Pagliari chiede dunque quali misure il Ministero intenda assumere.