Il Comune, senza alcun preavviso e coinvolgimento dei soggetti interessati, ha revocato a due giorni dalla scadenza dei termini la gara per l'affidamento del servizio di inserimento scolastico dei disabili. Le ragioni addotte dal Sindaco e dall'assessore Rossi sono i tagli ai Comuni previsti nella legge di stabilità. Detto che la legge di stabilità è ancora in discussione in Parlamento, Pizzarotti e la Rossi dovrebbero spiegare alle famiglie dei ragazzi disabili e agli operatori del servizio come mai gli altri Comuni della Regione non si sono preoccupati di questi tagli e hanno rinnovato i servizi in scadenza. Il Comune di Bologna, ad esempio, ha riaffidato il servizio nell'ottobre scorso per una durata triennale e un importo di più di 23 milioni di euro.
Invece di lamentarsi dei tagli e di usare strumentalmente i disabili per evidenti fini di polemica politica contro il governo, Pizzarotti e la sua Giunta si sarebbero dovuti preoccupare di garantire in ogni modo le risorse necessarie, riducendo sprechi e spese improprie, come gli affidamenti diretti per la comunicazione del Sindaco, e rivedendo i contratti di altri servizi che presentano tuttora costi non giustificati. È il caso del contratto per l'illuminazione pubblica, probabilmente il più caro di Italia, 5,2 milioni di euro all'anno per un costo a punto luce di 170 euro, quando la media nazionale è di 110 euro ed è ormai possibile ridurre il costo fino a 40 euro, come ha fatto il Comune di Montechiarugolo introducendo l'illuminazione a led. Il contratto del Comune di Parma è scaduto a fine 2013. Troppo impegnati a modificare lo statuto comunale, Pizzarotti e soci si sono dimenticati di approntare la nuova gara che avrebbe potuto abbattere di almeno la metà il costo del servizio facendo risparmiare al Comune milioni di euro all'anno, senza contare i benefici in termini di riduzione dei consumi e di qualità del servizio. Milioni di euro che potevano essere reinvestiti nel sociale senza dover chiamare in causa i tagli del governo.
Quello a cui stiamo assistendo è in realtà una vergognosa operazione di strumentalizzazione politica fatta per scaricare su altri le proprie responsabilità e coprire ancora una volta la propria incapacità amministrativa. La cosa gravissima è che per fare questo vengano usate le persone più deboli, che più hanno bisogno. Una cosa che Parma, per la sua storia e cultura di solidarietà, non si merita. E che non può più essere accettata.
Nicola Dall'Olio