«E’ stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale un avviso di mobilità tra enti per la copertura di 1031 posti a tempo pieno e indeterminato, di vari profili professionali, presso il ministero della Giustizia. Tale avviso ha generato, come era giusto ed auspicabile, l’attenzione e l’interesse del personale delle Province dal momento che queste sono oggetto di un processo di riforma che comporterà una massiccia riduzione dell’organico».
«Tale avviso, tuttavia, invece di rendere agevole il passaggio in mobilità del personale delle Province al ministero della Giustizia, perché possa trovare collocazione là dove ve ne è necessità ed in particolare nei tribunali che soffrono di cronica carenza di organico, lo rende sostanzialmente inattuabile dal momento che prevede che il 50% del trattamento economico spettante al personale interessato al trasferimento venga corrisposto dall’Amministrazione di provenienza».
«Si tratta di una previsione illogica che non tiene in alcun modo conto dei pesanti tagli di bilancio cui sono state sottoposte le province negli ultimi anni e che quindi rischia di vanificare un percorso virtuoso di valorizzazione del personale oggi non più necessario a seguito del ridimensionamento del ruolo delle amministrazioni provinciali. Per questa ragione, dopo aver segnalato la problematica al Ministro Orlando, ho presentato un’interrogazione in Commissione Giustizia con l’auspicio che i termini del bando vengano sospesi e le condizioni definite nell’avviso di mobilità siano quanto prima corrette perché incoerenti con gli obiettivi di razionalizzazione ed efficientamento della Pubblica Amministrazione».