E’ una soluzione quella che si sta profilando per il personale delle Province interessato, all’avviso di mobilità pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio scorso per la copertura di 1031 posti presso il ministero della Giustizia.
A darne notizia è Giuseppe Romanini già intervenuto sulla questione con una interrogazione presentata nei giorni scorsi al Ministro . “In attesa della formale risposta – spiega il deputato di Parma - data l’urgenza della individuazione di una soluzione, mi sono confrontato direttamente prima con il ministro della Giustizia Orlando e poi con la ministra della Funzione Pubblica Marianna Madia. Posso pertanto annunciare la risposta positiva ricevuta e la certezza della soluzione individuata per il problema sollevato”.
“Per il personale della Province – continua - è già stato sottoscritto l’atto (DPCM di cui al comma 425 dell’art. 1 della Legge di Stabilità 2015) con il quale si attiva, per il solo personale delle Province, il fondo che consente di coprire i costi del 50 per cento del trattamento economico spettante al personale trasferito facente capo all'amministrazione cedente”.
In questo modo e per effetto di questo complesso di norme, la mobilità avviata costituirebbe un vero e proprio canale preferenziale per il collocamento dei dipendenti delle Province nei posti vacanti dei Tribunali e una opportunità vera per i lavoratori e lavoratrici interessate.
“E’ un primo ma concreto passo – conclude Romanini - che va nel verso di quello che in molti avevamo richiesto, anche con specifici emendamenti nella Legge di Stabilità, per ampliare le possibilità di ricollocamento del personale in vista della riduzione delle funzioni delle province”.
Romanini ha anche sottoscritto una interrogazione presentata dall’on. Giorgis e relativa alla richiesta di un intervento chiarificatore del governo nei confronti delle Province perché sospendano le procedure legate alla riduzione di organico fino a che non siano definite completamente e definitivamente le funzioni assegnate a questi enti.