Era gremita la sala incontri della Comunità Betania di Marore dove il Senatore Giorgio Pagliari ha incontrato i cittadini per un pubblico dibattito sui al centro del dibattito politico, partendo dalla legge elettorale. Perché l'Italicum ha fatto e farà discutere, anche all'interno del Partito Democratico, e proprio al senatore parmigiano era toccato al Senato il compito di illustrare la posizione della maggioranza interna. Una posizione che parte da un assunto: la governabilità è la base della democrazia. “Il sistema democratico ha bisogno di una maggioranza che governi – dice Pagliari – Senza questa certezza non c'è democrazia. E sulle questioni tecniche, se c'è una condivisione di fondo, si devono accettare le decisioni della maggioranza”. Un riferimento più che esplicito all'emendamento firmato dal senatore Gotor che tanto ha fatto discutere nei giorni scorsi. “Il dato di oggi è chiaro, c'è un cambio dello scenario politico legato a maggioranze instabili - afferma Pagliari – Con questa legge le condizioni cambiano. Dobbiamo avere il coraggio di dire che chi vuole le elezioni è chi non vuole il cambiamento, perché le attuali condizioni sono irripetibili. Ed è da quando esiste la democrazia in Italia che in tutti i partiti una quota è stata riservata a colore che, provenienti non dalla politica ma da altri settori, potevano dare e hanno dato un grande contributo”.
Dall'Italicum all'elezione del Presidente della Repubblica.
Come “grande elettore”, Pagliari si dice convinto della possibilità di trovare figure di alto profilo nell'ambito del centrosinistra: “Dentro al Partito Democratico ci sono molte personalità adeguate a svolgere questo ruolo” .
Infine, un accenno al Presidente del Consiglio e ancora al dibattito interno al partito. “Sono il primo a non credere nel culto della personalità – dice Pagliari – ma il ruolo di Presidente del Consiglio è stato assunto al termine di un percorso sulla cui democrazia nessuno ha avuto nulla da ridire, e di cui sono stati protagonisti tutti gli attori oggi in campo. Non riconoscere che Renzi ha fatto superare le europee vittoriosamente, negare che sta cercando di dare modernità a questo paese è come negare che l'acqua calda scotta”. Infine, un invito ad abbassare i toni della polemica. “Mi auguro ci sia, dopo questa vicenda, spazio per il dialogo, ma deve venire dal riconoscimento reciproco”, conclude Pagliari, rispondendo anche alla domanda che più di un presente aveva posto, prima di chiudere una serata che ha portato a Parma la politica nazionale.