Le ragioni dei guasti dell'illuminazione pubblica segnalati da tanti cittadini risiedono nell'inadempienza del Comune che ha lasciato scadere il contratto di servizio con IREN senza approntare per tempo una nuova gara per l'affidamento del servizio. Già nel 2013 avevamo segnalato in Consiglio comunale che il contratto con IREN sarebbe scaduto a fine anno in base ad una legge nazionale sui servizi pubblici e che si doveva provvedere ad indire una nuova gara entro il 2014. 

Il Comune invece di attivarsi ha preferito dormire. E così si è prorogato il contratto per un anno e non potendo ora reiterare la proroga si va avanti di mese in mese. Questo, non solo, ha provocato guasti e disservizi in tutta la città per mancanza di manutenzione. Ma ha anche impedito che si realizzasse un significativo risparmio, dell’ordine di milioni di euro, sui costi del servizio.

Il contratto in essere, stipulato nel 2000 con l’allora AMPS, era infatti diventato uno dei più cari d’Italia: 5,2 milioni di euro all'anno per un costo a punto luce di € 153,00 quando la media italiana è di 103,00 e con le nuove tecnologie a led è possibile abbattere il costo, al netto dell’investimento, fino a 35 – 40 euro a punto luce.

E’ quello che ha fatto il vicino Comune di Montechiarugolo che ha sostituito tutti i lampioni con corpi illuminanti a led, regolabili e controllabili in remoto, e dotati di sensore in grado di raccogliere e trasmettere dati via rete. L’intervento ha consentito da subito di abbattere i costi del 35% (con previsione del 70% una volta ammortizzato l’investimento) e di migliorare la qualità dell’illuminazione e del servizio.

Questo significa che il Comune di Parma, predisponendo per tempo una nuova gara per il servizio di illuminazione pubblica, avrebbe potuto risparmiare, già a partire dal 2014, 2 milioni di euro all’anno, contando anche i certificati bianchi riconosciuti dallo Stato per gli interventi di efficientemente energetico. Milioni di euro che potevano andare a compensare i tagli dei trasferimenti statali e coprire i costi di servizi sociali essenziali, come il servizio di integrazione scolastica dei disabili.

Ora l’assessore Alinovi ci informa che il Comune ha finalmente iniziato a lavorare alla progettazione di una gara europea che prevede appunto l’introduzione di corpi illuminanti a led e la stipula di un contratto di performance energetica. È la direzione in cui andare, certo è che se ci si pensava due anni prima a quest'ora si sarebbero già risparmiati milioni di euro e non ci sarebbero stati alibi per giustificare tagli in altri settori.

Come gruppo PD non possiamo che rinnovare le richieste e le proposte già avanzate nel 2013. In particolare ci attendiamo che la gara e l’affidamento del servizio siano portati a termine entro la fine dell’anno; che sia previsto la totale sostituzione degli attuali lampioni con corpi illuminanti a led controllabili punto a punto in remoto; che nel contratto sia garantito che il margine di risparmio, al netto della remunerazione dell’investimento, rimanga al Comune e non al gestore.

Confidiamo che questa volta, a due anni di distanza, le indicazioni e le proposte concrete avanzate dai banchi di minoranza siano fatte proprie dall’amministrazione nell’interesse della città.

Nicola Dall'Olio

Capogruppo PD Consiglio comunale Parma