“La riforma dell’ISEE, lo strumento con cui i cittadini hanno accesso ai principali servizi pubblici e attraverso il quale vengono calcolate le tariffe, ha consentito di mettere a punto uno strumento di equità e giustizia sociale più utile di quello precedente e che consente di stanare chi, fino ad oggi, ha fruito di prestazioni agevolate senza averne diritto, magari privandone chi ne ha veramente bisogno”.
“Purtroppo in queste prime settimane di applicazione alcuni CAF hanno rilevato non poche difficoltà tecniche nel predisporre le certificazioni ISEE: particolarmente odiosa è la richiesta, avanzata da più di un istituto di credito, di un corrispettivo (fino a 20 euro) per la produzione del documento che attesta la giacenza media sul conto corrente che è fondamentale per il calcolo ISEE”.
“Insieme ai colleghi Donata Lenzi, della Commissione Affari Sociali, e Giuseppe Romanini, ho quindi rivolto un’interrogazione al Ministro dell’Economia Padoan per sollecitare la rapida adozione di iniziative che consentano di superare le difficoltà riscontrate nella predisposizione delle dichiarazione ISEE in particolare da parte dei CAF ma, soprattutto, per assicurare che la documentazione richiesta per il calcolo, in particolare quella che deve essere prodotta delle banche, sia resa disponibile in modo gratuito”.