E’ una bandiera italiana con tre onde con alla base lo slogan "The Extraordinary Italian Taste" – lo straordinario gusto italiano - il logo adottato dal Mipaaf, il Ministero dell’Agricoltura, per identificare all’estero le produzioni agricole e alimentari italiane.
Un segno unico distintivo, non per marchiare i singoli prodotti ma il Made in Italy agroalimentare, una scelta contenuta nello Sblocca Italia e in particolare nell’art 30, dedicato alle iniziative di promozione e comunicazione, di cui il deputato di Parma Giuseppe Romanini è stato relatore in Commissione Agricoltura.
“La contraffazione delle nostre eccellenze è certamente uno dei problemi che il nostro Paese deve affrontare, un mercato del falso che in alcuni stimano oltre i 60 miliardi di euro e che anche noi a Parma subiamo ad esempio con il Parmesan ma non solo. – spiega Romanini – Il nuovo logo può essere uno strumento utile per contrastare il fenomeno. Verrà utilizzato nella promozione all’estero, nelle fiere, ma entrerà anche nei supermercati, così come nelle campagne di comunicazione. Renderà riconoscibile il Made in Italy e la sua qualità”.
Romanini è intervenuto a Milano all’Expo dove il logo è stato presentato dal Ministro dell’Agricoltura Martina e dal viceministro dell’economia Calenda.
“C’è stato grande interesse attorno a questa operazione che ci permette di recuperare rispetto a quanto fatto in questo senso da altri paesi e a tutelare all'estero i marchi e le certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti – continua Romanini - Non ci fermiamo qui perché il segno unico distintivo rientra nell’ambito del piano straordinario di internazionalizzazione del Made in Italy messo a punto, oltre che dal Mipaaf, dal Ministero dello Sviluppo Economico, e dall'Ice, l’istituto per il commercio estero”.
Con il piano (260 milioni in tutto) nei prossimi tre anni l’Italia investirà oltre 70 milioni di euro per la promozione del segno distintivo nel mondo con un focus su Canada e Usa. L'iniziativa sarà concentrata su quattro Stati americani: New York, California, Illinois e Texas. Nell’incontro di Milano è stato lo stesso Ministro Martina a sottolineare il peso dell’export agroalimentare italiano che negli ultimi dieci anni è cresciuto del 70% , nel 2014 ha raggiunto i 34,4 miliardi e nel primo trimestre del 2015 si sono superati gli 8,7 miliardi di euro. L’obiettivo del governo è arrivare a 36 miliardi a fine anno puntando nel 2020 a raggiungere quota 50 miliardi di export.
Dopo il debutto ad Expo il Segno unico distintivo, insieme ad una sessantina di aziende italiane, marchierà la vera presenza italiana all'Fmi Connect di Chicago, fiera dedicata al food&beverage.