Sono costretti a rincorrere qualche “richiamo” i Volontari dei Vigili del Fuoco, o discontinui come molti li definiscono. Una realtà fatta di lavoro precario e senza garanzie, ricordata nell'aula del Senato dal parlamentare del Partito Democratico Giorgio Pagliari. “Intervengo per rendere omaggio a due vigili del fuoco discontinui, uno di Imola, di 24 anni, che si è tolto la vita e un altro, Salvatore Todaro, di 24 anni di Trapani che si era trasferito a Milano nel 2010 per poter fare più giorni di richiamo – afferma il senatore parmigiano - Sono vigili del fuoco discontinui quelli che lavorano a chiamata, quelli ai quali, da gennaio 2016, se gli orientamenti del Governo non cambieranno, non sarà più data l'opportunità di avere il servizio e quindi si troveranno senza un lavoro”.
Il precariato dei “discontinui” rischia di essere senza futuro per l'indizione di un concorso nazionale per coprire i posti vacanti che, ha evidenziato Pagliari, potrebbe mettere a rischio la loro assunzione. “Io credo che una riflessione ulteriore vada fatta perché siamo di fronte a vigili che hanno operato in modo adeguato nell'ambito dell'attività e oggi vengono messi da parte senza dare loro neanche un'opportunità di verifica delle loro capacità e delle loro competenze per poter continuare a svolgere questo lavoro – dice il Senatore - Non si tratta di persone che non abbiano maturato una competenza. Non si tratta di persone che non si sono dedicate ad un lavoro determinato. Hanno fatto questa scelta di vita legata ad una aspettativa che il sistema dei vigili del fuoco garantiva loro. So che sono molte le persone che si trovano in questa situazione di grandissima difficoltà. Voglio ricordare Luca, un giovane di 36 anni con due figli che si trova in questa condizione e come lui sono tanti altri.
Si tratta di prendere atto di un'aspettativa che è giuridicamente consolidata e rispetto alla quale credo che una risposta vada data. Io chiedo al Governo di riflettere e di rimeditare su questa scelta perché non dare un'opportunità di stabilizzazione, anche previa verifica, ai vigili discontinui, mi sembra contrario al principio costituzionale dell'aspettativa tutelata, alla buona fede costituzionale e mi sembra anche evidentemente contrario a principi di buon senso, di giustizia e di etica”.