Nel complesso il sistema di sola raccolta dei rifiuti, al netto di smaltimento e spazzamento, costa 22,5 milioni di euro, il 63% del costo del servizio. I costi di smaltimento all'inceneritore sono ormai residuali, il 14% del servizio. I veri margini di risparmio vanno quindi ricercati nella fase di raccolta: organizzandola meglio, con minori disagi e minore dispersione di rudo per le strade, ad esempio introducendo lo stradale per l'indifferenziato attraverso cassonetti intelligenti; ed evitando che Iren si tenga indebitamente i ribassi di gara quando subappalta i servizi di raccolta alle cooperative.
Anche qui Folli e l'amministrazione hanno fatto un altro pisolo, per non dire un lungo sonno. È noto che i ribassi con cui le cooperative sociali si aggiudicano in subappalto da Iren la raccolta dei rifiuti sono dell'ordine del 15 - 20%. Stiamo dunque parlando nel complesso di alcuni milioni di euro di ribassi. Questi minori costi dovrebbero essere scomputati dal costo complessivo del servizio e quindi dalla Tari che pagano i cittadini e soprattutto gli esercenti. La tariffa deve infatti coprire i puri costi del servizio, non altro. Ogni risparmio o mancato costo deve andare a vantaggio dei cittadini, non di chi gestisce il servizio per conto del Comune.
Da quanto abbiamo potuto apprendere in commissione ciò non è mai avvenuto. Abbiamo tutti pagato quanto contrattualizzato ad IREN pur essendo i reali costi del servizio inferiori. Come per gli oneri di urbanizzazione dell'inceneritore, di cui ci si è dimenticati di chiedere il pagamento per anni, è forse venuto il tempo che Folli e questa amministrazione si sveglino e, invece di scendere in piazza per una manifestazione flop, comincino a fare qualcosa nell'interesse dei cittadini. Non è mai troppo tardi.
Nicola Dall'Olio
Capogruppo PD Consiglio comunale di Parma