Con 378 stabilimenti presenti in 20 regioni e 70 comuni e 60mila occupati, oggi il termalismo rappresenta una realtà importante ma minacciata e messa in pericolo dagli effetti della crisi economica. Una fetta importante della economica turistica nazionale e più in generale della realtà produttiva del nostro paese che, come evidenzia una mozione parlamentare presentata dal Senatore Giorgio Pagliari (Pd) e sottoscritta da 21 membri dello stesso Senato, necessita di investimenti adeguati per affrontare le sfide della contemporaneità.
Diversi gli obiettivi che il documento sottoposto all'esame della camera alta si pone, primo tra tutti lo stanziamento di fondi sufficienti a rivedere, per i prossimi tre anni le tariffe massime delle prestazioni di assistenza termale che possono essere erogate dal Servizio Sanitario Nazionale. Un modo per incentivare l'utilizzo di uno strumento di cura ritenuto da tutti davvero fondamentale per il benessere e la salute che, secondo i firmatari del testo, deve rientrare in una logica di allargamento agli altri paesi europei, con l'accoglimento delle direttive comunitaria. “Occorre prevedere efficaci strumenti applicativi specifici per il settore termale, che consentano a quest’ultimo di poter cogliere le opportunità che offre un nuovo mercato potenzialmente destinato ad interessare 600 milioni di europei dei 28 paesi, 2 milioni di medici e 20 milioni di infermieri e operatori termali – si legge nel documento - garantendo al settore nazionale una preziosa opportunità di crescita che avrebbe ricadute economico-occupazionali estremamente positive anche per i singoli territori di riferimento e costituirebbe una nuova attrattiva anche per il turismo tradizionale e per quello del benessere termale”.
Una grande opportunità, quella rappresentata dalla Unione Europea, anche dal punto di vista finanziario, con la possibilità di accedere a finanziamenti e fondi. Ma per questo, ricorda ancora il documento, occorre “adottare idonee iniziative al fine di costituire un insieme di distretti del termalismo finalizzati a valorizzare le eccellenze delle singole realtà, riconosciuti e coordinati a livello nazionale così da rendere il sistema termale italiano ancora più competitivo sui mercati internazionali, anche attraverso la predisposizione di progetti di filiera”. C'è poi la richiesta di condividere ed accelerare l'iter di revisione della attuale legislazione in vigore, risalente al 2000, giudicato necessario in virtù dei mutamenti del contesto economico e sociale di riferimento del settore termale.
Infine, si introduce con la mozione la «Giornata nazionale delle Terme d'Italia», avente come obiettivo la promozione, attraverso l’apertura straordinaria degli stabilimenti termali e check up gratuiti nelle principali aree termali del Paese, delle terapie termali.