Sono una delle produzioni centrali dell’Emilia Romagna e della frutta in Italia, una forza del sistema economico nazionale con un indotto paragonabile a quello delle grandi industrie, eppure da diversi anni per le pesche e nettarine spira un’aria di crisi dovuta certo all’embargo russo ma non solo. Sulla spinta di una analoga iniziativa assunta ad Expo col patrocinio del Mipaaaf, domani mercoledì 5 agosto alla Camera, in collaborazione con la OI Ortofrutta italiana, ci sarà una distribuzione e relativa degustazione per i deputati e gli addetti della Camera di pesche e nettarine. A promuovere l’idea tre parlamentari della Commissione Agricoltura fra cui Giuseppe Romanini che ha firmato anche una risoluzione presentata alla XIII Commissione.
“E’ una giornata di sensibilizzazione che rientra nell’ambito di alcune azioni attivate sul tema della crisi delle pesche e delle nettarine – spiega Romanini – Rappresentano più del 55% della produzione lorda e la nostra regione vanta in questo ambito una posizione dominante soprattutto per le nettarine. Questa crisi dei consumi danneggia tutto il comparto dell’ortofrutta. Coltivare pesche è diventato per l’agricoltore antieconomico con rischi oggettivi di abbandono dei frutteti. Quello che ci siamo proposti con i colleghi Zanin e Amato è informare e comunicare la qualità, la territorialità e la stagionalità del prodotto, con l’obiettivo di incrementarne la commercializzazione e ottenere un risultato economico che consenta ai produttori di non abbandonare questo importantissimo comparto”.
Oltre alla degustazione, come detto, Romanini è anche il primo firmatario di una risoluzione che impegna il governo “a promuovere iniziative rese possibile anche dal Dl 51/2015, recente divenuto legge, per rafforzare ulteriormente la filiera frutticola e la sua capacità di penetrazione del mercato attraverso strumenti e azioni di sostegno al comparto ortofrutticolo italiano, che vale 13 miliardi di euro, e in particolare quello delle pesche e nettarine con la priorità di tutelare il reddito degli agricoltori”.