In merito all'allontanamento di alcuni migranti e cittadini italiani in difficoltà da un residence di Viale Piacenza a Parma presso cui erano ospitati grazie ad un accordo con il Comune, il Senatore Giorgio Pagliari ha dichiarato: “La decisione dell'Assessorato alle Politiche Sociali trasuda la solita improvvisazione e superficialità. La revisione delle scelte si pianifica e non si improvvisa: comunque sia, non si mette in strada la gente senza preavviso. E ciò pur se è chiaro che la strada non può essere l'assistenzialismo.
Se si trattasse di commentare le scelte comunali non varrebbe la pena di soffermarsi su questo ennesima imperizia. Una riflessione è, invece, doverosa sulla questione generale: condizioni e limiti dell'accoglienza. Questa è, per sua natura, transitoria e non può tradursi in una condizione non responsabilizzante. L'integrazione, quando possibile, segna il discrimine decisivo: a quel punto, diritti e doveri sono la regola e devono essere rispettati. E se si vuole favorire il processo non si devono creare situazioni, che possano apparire di privilegio, tenendo anche conto della condizione di miseria da cui le Persone siano fuggite. Il paese del bengodi non è un messaggio umanitario, ma è negativo e dirompente. In questa prospettiva, la politica per l' immigrazione, come quella contro l'emarginazione, richiede umanità, rigore e legalità. E un insieme di regole completo ed effettivamente fatto rispettare. Sotto questo profilo, molto c'è ancora da fare a tutti i livelli.
La sfida per la politica è micidiale e decisiva: le scelte devono essere tempestive; il processo va governato e non subito con la consapevolezza che il rischio xenofobo è molto alto e che non si può avere condivisione se c'è la sensazione di non garantire la sicurezza. L'assenza indegna della comunità internazionale e, in particolare, dell'Europa sono quanto di più negativo si potesse avere in questo momento”.