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Bando di gara IREN per la raccolta differenziata: a rischio il lavoro delle cooperative sociali e la qualità del servizio

31 agosto 2015

Pubblicato in: Gruppo PD Comune PR

Invece di scrivere una lettera aperta a Renzi per cercare un po’ di visibilità sui media nazionali, Pizzarotti farebbe bene a occuparsi delle cose che gli competono e degli aspetti che non vanno in un sistema di raccolta rifiuti che è ben lontano dal potere essere indicato come modello per l’Italia.

 Proprio in questi giorni è uscito il bando di gara di IREN per l’affidamento dei servizi di raccolta differenziata sulle tre province emiliane gestite dalla multi utility: Piacenza, Reggio Emilia e appunto Parma. Da una prima lettura del bando di gara emergono due aspetti molto preoccupanti che se non modificati rischiano di avere pesanti riflessi, sia sul piano occupazionale, che della qualità del servizio.

Ad oggi la raccolta differenziata è condotta principalmente da cooperative sociali locali. Con le forme di contratto di lavoro richieste dal nuovo bando, c’è il rischio concreto che le cooperative sociali non riescano nemmeno a partecipare alla gara restando tagliate fuori dal servizio, nonostante da mesi abbiano sollecitato IREN e la stessa amministrazione comunale affinché si tenesse conto delle peculiarità di chi impiega in prevalenza personale socialmente svantaggiato. 

Ma non è finita: l’importo del servizio messo a gara (quasi 12 milioni di euro per la provincia di Parma) appare inferiore del 15% rispetto a quello attuale e questo nonostante il costo complessivo per i cittadini sia aumentato nel 2015 di ulteriori 600.000 euro. Come si giustifica questo taglio? Come potrà essere migliorata la qualità del servizio? E soprattutto, chi ne beneficerà sul piano economico? IREN o i cittadini che pagano una tariffa sempre più cara? 

Nella lettera auto-celebrativa a Renzi a queste domande non si trova risposta. Pizzarotti invita spesso a guardare in alto. Ma forse è venuto il momento che inizi lui a volare un po’ più basso e a guardare all’altezza che gli compete. Prima di dare lezioni agli altri, cerchi per una volta, insieme ai sindaci di Piacenza e di Reggio Emilia, di incidere sulle scelte di IREN e di perseguire l’interesse dei cittadini e non il suo tornaconto mediatico.  

Un sindaco viene eletto per questo, per occuparsi e possibilmente risolvere i problemi della sua città. Non per farsi degli spot personali. 

Nicola Dall'Olio

Capogruppo PD Consiglio comunale di Parma


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