Fare in modo i ristoranti forniscano indicazioni precise sul formaggio grattugiato servito in tavola quando questo rientra tra i prodotti Dop. E’ questo il senso della nuova iniziativa legislativa promossa dal deputato di Parma Giuseppe Romanini che in questi giorni sta depositando una proposta di legge ad hoc. L’idea è nata da questo territorio e da un prezioso suggerimento, spiega Romanini, di un produttore e da una specifica richiesta del Consorzio del Parmigiano Reggiano attivo da tempo su questo tema.
“La tutela delle denominazioni di origine e tipiche è uno degli obiettivi che il Ministero dell’agricoltura sta perseguendo con molta forza e con azioni mirate alla valorizzazioni e tutela del made in Italy – dice Romanini – La diffusione di informazioni corrette e trasparenti sulla qualità e tipicità dei prodotti è un fattore essenziale per la loro valorizzazione. Questa proposta di legge va in questa direzione, essa guarda a una più efficace educazione alimentare dei consumatori e allo stesso tempo garantisce la riconoscibilità delle produzioni di qualità assolvendo anche il compito di contrastare le possibili frodi alimentari”.
Con la proposta di legge di cui Romanini è primo firmatario, si intende migliorare l’informazione al consumatore nel contesto della ristorazione, relativamente ai formaggi grattugiati, senza preimballaggio, che beneficiano di una denominazione di origine protetta, utilizzati per il consumo immediato, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti.
Alla base della legge c’è l’articolo 39, comma 1, del Regolamento (UE) sull’etichettatura, numero 1169 del 2011. Quattro gli articoli: il primo è finalizzato a introdurre l’indicazione della denominazione di origine protetta del formaggio da apporre sui contenitori - nello specifico sulla formaggiera - o nei menu. Il secondo definisce il sistema sanzionatorio applicabile nei casi di mancato rispetto della norma introdotta. Il terzo la vigilanza sulla applicazione della norma e l’ultimo la sua efficacia ed entrata in vigore.
“ Va sottolineato che la proposta non comporta oneri a carico dello Stato – conclude Romanini – In questi giorni gli uffici del dipartimento Territorio del Gruppo Pd hanno avviato l’iter per la sottoscrizione della proposta a partire dai componenti della Commissione Agricoltura di cui sono membro. Già dalla prossima settimana ci sarà il deposito”.