La Commissione Ambiente della Camera dei deputati, impegnata in queste settimane nell’esame della riforma del Codice degli appalti, ha approvato l’emendamento proposto dalla deputata parmigiana del Partito Democratico Patrizia Maestri che introduce tra i criteri di aggiudicazione anche la valutazione delle “clausole sociali” per salvaguardare l’occupazione degli addetti già impiegati nella commessa al fine di salvaguardare i livelli occupazionali in caso di cambio dell’impresa appaltatrice. "Si tratta – spiega la deputata - di un impegno che ho assunto con la presentazione, alla Camera, del protocollo sottoscritto dal Comune di Fidenza con le organizzazioni sindacali e che sono felice abbia incontrato la piena condivisione del Governo e della Commissione. Quello delle “clausole sociali” è un principio già codificato in alcuni contratti di settore ma che, con l’approvazione del mio emendamento, potrà essere esteso a tutte le tipologie di appalto, introducendo un importante elemento di tutela occupazionale”. Sempre in tema di appalti, nei giorni scorsi, il governo ha risposto all’interrogazione della deputata sull’utilizzo improprio dello sgravio contributivo triennale da parte di alcune imprese che attuano comportamenti elusivi per godere impropriamente del vantaggio fiscale. Questo soprattutto per alcune imprese subentranti in attività di appalto per le quali potrebbe risultare più conveniente licenziare il personale proveniente dall'impresa cessante per procedere a nuove assunzioni, beneficiando dello sgravio.
“Il governo ha riconosciuto l’esistenza della problematica – conclude Maestri - e ha comunicato di aver già avviato un piano di controlli proprio per stroncare queste pratiche scorrette ai danni dello Stato e dei lavoratori; controlli che hanno già determinato la revoca degli sgravi ad alcune aziende operanti in alcune province del Veneto”.