I casi Tecnopali , Cerve e Filiberti rappresentano un vero cruccio. Nella loro diversità, infatti, sono il segno di una crisi che continua e che finisce comunque per avere, comunque, riflessi occupazionali o di precarizzazione del lavoro. Questo non può evidentemente non preoccuparmi e non portarmi a ribadire, nel rispetto dei ruoli, la mia preoccupazione. Il problema, infatti, è la restrizione della base occupazionale in termini strutturali e non contingenti. Il tema, con tutta evidenza, è socio-economico e politico. Questo porta a sottolineare , nella consapevolezza della mancanza di strumenti diversi dalla testimonianza, la contrarietà a scelte di riduzione di personale, specie allorché sembrano mancare - e questo appare più che mai evidente nel caso della Cerve - ragioni oggettive di crisi. Continuerò a seguire le vicende nel mio ruolo parlamentare, ritenendo ciò doveroso, attento a non confondere lo stesso con quello sindacale, ma consapevole che l'art. 1 Cost . legittima e rende doverosa la mia attenzione.
Giorgio Pagliari