I lavoratori dei call-center usufruiranno della salvaguardia occupazionale e dei trattamenti economici e normativi, nei cambi di appalto. Lo stabilisce un emendamento, firmato anche dall’on Giuseppe Romanini, e approvato in sede di Commissione alla Camera dei Deputati nell’ambito del l’esame del decreto legislativo sul nuovo codice degli appalti.
“ C’era grande attesa fra le lavoratrici e lavoratori dei call center per questa misura che interessa particolarmente il settore bancario - spiega Romanini – E’ un voto che riconosce a queste maestranze un diritto e dunque va salutato con grande soddisfazione”.
Nel testo, firmato anche dalla collega Patrizia Maestri, con l’approvazione si stabilisce che “in caso di successione di imprese nel contratto di appalto con il medesimo committente e per la medesima attività̀ di call center, il rapporto di lavoro continua con l’appaltatore subentrante, salvaguardando i trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali, territoriali ed aziendali vigenti alla data del trasferimento. In assenza di disciplina collettiva, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con proprio decreto, adottato sentite le organizzazioni datoriali e sindacali, definisce i criteri generali per l’attuazione del presente comma. Le amministrazioni pubbliche e le imprese pubbliche o private che intendono stipulare un contratto d’appalto per servizi di call center devono darne comunicazione preventiva alle rappresentanze sindacali aziendali e alle strutture territoriali delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale”.