Nel corso di questa settimana, il Presidente della Commissione Cultura del Senato, sen. Andrea Marcucci, ha nominato relatrice, la sen. Francesca Puglisi, e ha incardinato il disegno di legge sul Festival Verdi di Parma e di Busseto a prima firma mia e del presidente del gruppo Pd, senatore Zanda. Lo stesso DDL, nell’ambito di una azione come sempre coordinata, era stato contestualmente presentato alla Camera dall'on. Patrizia Maestri, e sottoscritto, al momento del suo ingresso in Parlamento, dall'on. Giuseppe Romanini.
Ove approvato questo DDL, comporterà l'inclusione del Festival stesso nella c.d. Legge dei Festival con la previsione di un finanziamento tabellare (cioè annuale e costante) di 1 milione di euro.
E' un primo risultato, di cui sono molto soddisfatto: al di là di costituire il "premio" della mia costante insistenza, l'incardinamento, infatti, testimonia il riconoscimento della importanza del Festival Verdi e della necessità di misure concrete di sostegno. Naturalmente, la strada é ancora lunga, ma almeno é stata "aperta al traffico", delineando una prospettiva concreta. Ringrazio, naturalmente, il presidente della Commissione Cultura, Andrea Marcucci, la relatrice Francesca Puglisi e tutti i componenti Pd della Commissione per la sensibilità dimostrata.
Sono felice di aver nei fatti dimostrato, una volta di più (mi sia permesso!), che il mio impegno per il nostro territorio prescinde dalle collocazioni politiche e dalle eventuali valutazioni critiche. E questo episodio è emblematico: non ho condiviso e ho fortemente osteggiato le recenti scelte relative agli assetti del Teatro Regio, ma ciò non mi ha frenato nell’insistere con il Ministro, on. Franceschini, per il contributo straordinario di € 500.000, riconosciuto l’anno scorso, e nell’impegnarmi per questo DDL.
Parma e la Provincia, infatti, sono stati, sono e saranno il riferimento naturale e primario, pur nella consapevolezza del dovere costituzionale di rappresentanza nazionale.
"L'ironia del destino" ha voluto che l'incardinamento avvenisse nel giorno dell'annuncio del nuovo monumento a Verdi: mi si lasci osservare che la strada della legge potrà essere spianata non certo da statue, ma da iniziative concrete di costruzione di una prospettiva per il Festival Verdi adeguate all'importanza del medesimo e alle sue potenzialità. Bisogna pensare in grande, riflettere su un progetto di lunga prospettiva per un evento, fondamentale per Parma e per Busseto, che deve avere in queste due città
il suo epicentro, ma che deve guardare al mondo, perché questo è il suo naturale palcoscenico. Su questo piano, ben più che sull’eventuale (ed auspicabile) successo di una singola edizione del Festival o di una stagione lirica, si giocherà tutto.
Ci vogliono una giusta dose di ambizione, la massima collaborazione tra Parma e Busseto, la scelta di adeguate partnership, pubbliche e private, e una guida autorevole e decisa: tutto è possibile a condizione che si assuma la scommessa collettiva e non ci si avviti nella spirale degli “interessi di bottega” o del “piccolo tornaconto”, che già molti danni hanno causato a Parma in molti settori, compreso quello teatrale.