“Un bel risultato che, se confermato con l’approvazione definitiva della legge di stabilità, permetterà al settore bieticolo saccarifero di avere il segnale che attendeva dalla politica “. Così Giuseppe Romanini commenta l’accoglimento oggi in Commissione Bilancio al Senato dell’emendamento grazie al quale viene rifinanziato il fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera in Italia. La versione approvata stanzia complessivamente 5 mln di euro , 1 sul 2016 e 4 sul 2017.
“In questo modo – spiega Romanini – si completa, per 3 mln di euro, il pagamento alla filiera bieticolo saccarifera degli aiuti nazionali dovuti da parte dello Stato per l’annata 2009, e viene coperta per 2 mln di euro anche una parte del 2010. E’ una parziale risposta alla difficile situazione del settore che dovrà affrontare a breve la fine del regime delle quote europee dello zucchero, e l’incertezza dell’andamento delle quotazioni di vendita del prodotto. La conferma di questo stanziamento nella Legge di stabilità vuole anche essere un incoraggiamento ai bieticoltori per la semina 2016”.
La filiera bieticolo-saccarifera italiana è costituita da 4 fabbriche con circa 1200 lavoratori, mentre sono 8000 gli agricoltori. L'impegno governativo di aiuti nazionali previsti dalla normativa comunitaria è stato assunto nel 2006 nell’ambito della riforma della Organizzazione Comune di Mercato (OCM) zucchero, finanziamenti sui quali si sono sviluppate le scelte effettuate negli anni a seguire, sia di investimento dell’industria che da parte del mondo agricolo.
Mentre le risorse comunitarie sono state continuativamente pagate, gli aiuti nazionali sono stati versati per il triennio 2006, 2007, 2008 e restano dunque quelli per le campagne 2009 e 2010 oramai lungamente attese. A copertura di tutte le somme ancora dovute per entrambe le campagne 2009 e 2010, sarebbe necessario un ulteriore provvedimento per complessivi 46 milioni di euro.